martedì 6 gennaio 2015

capitolo 1| ci son dei sorrisi che sembrano limoni


Ci son dei sorrisi che sembrano limoni, e allora cosa vuoi da me? Che cosa vuoi sapere?
La prima volta stavo canticchiando il carrozzone mentre preparavo l'esame di iconologia, ancora adesso tutte le volte che l'ascolto ci penso a quanto sia mignotta la vita, che in un attimo ti travolge e bum, ti ritrovi mille pezzi a piangere sconfitta in giardino. Andiamo mica bene, forse ho un tumore. 
E io lì ferma, senza riuscire a dire niente, senza nemmeno respirare, lì a chiedermi sta capitando veramente a noi? Papà ma che dici? Ma no dai è impossibile. 
E invece la merda me lo ha portato via in un anno neanche, e invece me lo ha fatto soffrire fortissimo, e invece lo ha cambiato talmente tanto che a parte la rabbia, che non lo avevo mai visto così furioso con la vita, io tutt'oggi faccio molta fatica a ricordarmi com'era fisicamente prima di ammalarsi, che quest'altro papà la merda me lo ha scavato, gli ha tolto via tutto, gli ha lasciato solo nervi ossa e dolore, con un'aggressività che io la malattia l'ho odiata attimo per attimo con tutta me stessa, che guardare il dolore dritto negli occhi senza poterci fare niente, in un senso molto vasto terribilmente profondo, ti uccide dentro anche te.
Bisogna fare un agoaspirato, risulta benigno, ci siamo sbagliati è stronzo e affamato, e siccome il paziente è giovane è molto veloce e inoperabile, e poi la chemio, la radio, l'hospice, i chilometri e chilometri di ospedali io mio fratello e la mamma uniti tutti e quattro come sempre, io che gli dico ti voglio bene e corro a prendergli la morfina, l'ultimo bacino che brucia ancora tantissimo, e poi il male, il male cazzo, il male che dici va bene basta hai vinto tu, basta basta, basta che non me lo fai più soffrire rinuncio io hai vinto.
E nel giro di un anno ti ritrovi a lanciare nel cielo il palloncino che tu e tuo fratello gli avevate regalato per la festa del papà (odio i palloncini da allora), mentre uno sconosciuto ti aspetta in casa con un catalogo di bare e roba simile, che non te lo porteranno in vita mai mai più. Capisci come si è spento il mio limone?

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