venerdì 29 agosto 2014

Il gatto da guardia

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Ieri sera cammina cammina sono finita in un campo che non aveva alberi, nessun fiore, niente di niente, solo un gatto da guardia che si capiva dal baffo che lì mica mi voleva, allora mentre mi allontanavo ho pensato che guardarsi dentro molto forte senza prendersi per il culo è mica facile, ma io alla mia sconosciutissima irrazionalità, io ci voglio proprio bene e a sbirciarmi non rinuncio. Penso sia per via dell'agnizione o del colpo di scema, ma questa luce di quasi settembre inganna e allora forse sbaglio.

martedì 26 agosto 2014

Peter Lindbergh in remembrance of Pina Bausch, 2009

Peter Lindbergh in remembrance of Pina Bausch, 2009. Lead Awards, 2010. “Pina, I just wanted to say, how much I miss you.”

Federico Fellini|Non mi piace, mi piace

Cattura 1 Non mi piace

I parties, le feste, la trippa, le interviste, le tavole rotonde, la richiesta della firma, le lumache, viaggiare, far la fila, la montagna, la barca, la radio accesa, la musica dei ristoranti, la musica in generale (subirla), la filodiffusione, le barzellette, i tifosi di calcio,  Woody Allen (ma forse, non so, dovremmo parlarci un giorno), il balletto, il presepe, il gorgonzola, le premiazioni, le ostriche, sentir parlare di Brecht e anche Brecht, i pranzi ufficiali, i brindisi, i discorsi, essere invitato, la richiesta di pareri, Humphrey Bogart (non si può essere sempre incazzati), i quiz, Magritte, essere invitato alle mostre di pittura, alle prime teatrali, Dario Fo, i dattiloscritti, il tè, la camomilla, il caviale, l’anteprima di qualsiasi cosa, il teatro della Maddalena, le citazioni, il vero uomo, i film dei giovani, la teatralità, il temperamento, le domande, Pirandello, le crèpes suzettes, il bel paesaggio, le sottoscrizioni, i film politici, i film psicologici, i film storici, le finestre senza gli scuri, l’Impegno e il Disimpegno, il ketchup.

Mi piace

Le stazioni, Matisse, l’aeroporto, il risotto, le querce, Rossini, la rosa, i fratelli Marx, la tigre, aspettare gli appuntamenti sperando che l’altro non venga più (anche se è una donna bellissima), Totò, non esserci stato, Piero della Francesca, tutto quello che ha di bello una donna bella, Omero, Joan Blondell, settembre, il gelato di torroncino, le ciliege, il Brunello di Montalcino, le culone in bicicletta, il treno e il cestino in treno, Ariosto, il cocker e i cani in generale, l’odore di terra bagnata, il profumo del fieno, dell’alloro spezzato, il cipresso, il mare d’inverno, le persone che parlano poco, James Bond, l’one step, i locali vuoti, i ristoranti deserti, lo squallore, le chiese vuote, il silenzio, Ostia, Torvaianica, il suono delle campane, trovarmi la domenica pomeriggio da solo a Urbino, il basilico, Bologna, Venezia, tutta l’Italia, Chandler, le portinaie, Simenon, Dickens, Kafka, London, le castagne arrosto, la metropolitana, prendere l’autobus, i lettoni alti, Vienna (ma non ci sono mai stato), svegliarsi, addormentarsi, le cartolerie, le matite Faber n.2, l’avanspettacolo, la cioccolata amara, i segreti, l’alba, la notte, gli spiriti, Wimpy, Stanlio e Onlio, Turner, Leda Gloria, ma anche Greta Gonda mi piaceva tanto, le soubrette ma anche le ballerine.

domenica 24 agosto 2014

zebra crossing

"Perché non c'è un muro di cinta intorno al mondo, in modo che la gente non cada? Così, bisogna andare avanti con cautela, e fermarsi prima del precipizio."

David Grossman, Ci sono bambini a zig-zag.

mercoledì 20 agosto 2014

Pensavo

Pensavo che nelle varie serie televisive, a parte le colazioni pazzesche e frittose, a parte questo cucinano solo il tacchino il giorno del ringraziamento, nient'altro. 
Nel frigo solo un barattolone di gelato per far pace con se stessi e/o gli altri prima di dormire. Il resto lo ordinano mentre sgranocchiano due schifezze sul divano, a meno che non siano aperitivo pranzo cena in ristoranti strafighi come sex and the city ha insegnato (con le scarpe scarpe, cazzo che scarpe). 
Non fosse per il tacchino, potrei quasi affermare con certezza di vivere dentro un telefilm, e invece no, pankakes sciroppati, non sono neanche lì non sono. Forse è colpa della scarpa.

venerdì 15 agosto 2014

Sobrietà mia non ti conosco

La disfatta della magnum
Delirio arzimpopolato
Fuga dalla Sardegna
La Toscana del Masa
La sobrietà londoreggiana
Paura
Delirio
La ricomposizione dei pezzettini
La sheila carter de noialtri
Il Forte e la maledizione della ciabetta
Sticazzi di gente impiattata impanata e fritta
Te te te te!
Il mistero della pasta nella doccia
Gavettone my lover
Il mistero di Paolo nella doccia e la strana sostanza verde
La liberazione del coppo da Madrid
La farmacia notturna di San Mamiliano
Tentativo di decapitazione di orecchio sardo con gavettone nostrano
Io canto, la piscinetta
Il mojito non ti abbandona mai, mai. Mai.

Stanotte non riuscivo a dormire, allora ho pensato (e questo è già un evento mica da ridere, secondo me) e ho realizzato che niente, non mi ricordo quello che ho fatto ieri l'altro, vuoto sui compleanni o altre feste, ma i ferragosti degli ultimi 20 anni, quelli tutti. Vigliacco ce ne sia stato uno normale, io i casini, i pocci, le pazzie, tutti sempre a ferragosto. Con crescita esponenziale, tra l'altro. Che sia il caldo? Io un po' di paura ce l'ho.

domenica 10 agosto 2014

zebra crossing



[gira e rigira la vita c'è chi scende, chi resta e chi sale dalle stelle un particolare]

sabato 9 agosto 2014