lunedì 21 ottobre 2019

etichette

Sono sempre stata etichettata come la snob schizzinosa che se la tira e se ne frega degli altri, una fighetta in pratica. Io non lo so mica se è vero sta roba, da giovinastra lo ero effettivamente una fighetta, ma adesso non credo più di esserlo, non lo so, ma anche se fosse? Mi fa schifo toccare pollo e melone con le mani, non possiedo ciabatte, mi spruzzo il profumo prima di dormire, ste cose mi etichettano? Ho le tette grosse, sono bionda e mi piace da matti ridere e scherzare, basta così poco per essere considerate zoccole? Se bevo il vino sono in automatico un'ubriacona? Ma che scherziamo?
Perché essere ordinari quando si può essere straordinari? 
Ignorare le poracce che sono rimaste all'asilo è un'arte, riderle in faccia è invece impagabile, provate.
Io la chiamo sindrome di salvini: se rispondi o critichi ste piccole cagnette si autoconvincono di aver del peso, se ci rimani male godono, se non dai corda si autocomplessano e covano nel loro rancore, ma cavoli loro. Respirate e tirate dritto, se state bene con voi stessi vuol dire che dentro siete bellissimi, altro che surrogati, il resto non conta.