martedì 30 ottobre 2012

David Bowie is


Pinned Image



Pinned Image



Pinned Image

 
An exhibition charting the career of British singer David Bowie will open at the V&A
(ed io ci voglio andare assolutamente!)

lunedì 29 ottobre 2012

Bonnie Tyler e l'uragano Sandy


 
Che sia sbagliato cantare (stonare) proprio Bonnie Tyler mentre in tv annunciano l'arrivo sulla mia NY dell'uragano Sandy?
Non lo so..so che stasera ho proprio in testa questa canzone e non riesco a togliermela, so che sono stata coccolata in modo vergognoso dal mio chef preferito con patate arrosto, vino da paura ed un camino che staccarsi è un sacrilegio.. so che anche nel cuore potrebbe arrivare da un momento all'altro un uragano, ma non ci voglio pensare. Stasera no, è stata una giornata troppo serena ed "alta", ho anche visto i primi fiocchi di neve, il resto verrà domani. Forever's gonna start tonight, ma stasera non mi giro.

uomini e musica

Metti 3 donne ed un uomo ad un concerto pallosissimo, aggiungici una bottiglia di qualsiasi bevanda alcolica, ok forse più di una, ed ecco come magicamente un discorso sulla musica possa slittare sugli uomini sbagliati:

- com'è che io mi ritrovo solo degli idiofoni?
- gli idiofoni sono quelli che sanno suonare solo il triangolo e lo scacciapensieri?
- sì, anche il gong. Quelli che sanno suonare l'ocarina sono gli aerofoni. Ma nel mio caso trovo più che altro aerofobi.
- dai non esagerare..pensa che esiste un'orchestra a Vienna che suona solo strumenti vegetali, trasforma pure le carote in flauti.
- ma io il flauto lo so suonare benissimo, anche l'ottavino, è il flauto di Pan che mi lascia sempre più perplessa..
- ragazze piantatela, fatemi riposare le orecchie..quante volte devo dirvelo che dovete guardare le mani?
- ok le mani, ma il punto è che da alcuni ti faresti suonare in loop, altri dopo una volta anche no.
- esatto, c'è una bella differenza tra Suonami ancora Sam e una chitarra scordata.
- tu taci, che a te piace il theremin. Lì proprio non c'è il contatto fisico.
- ma guarda che il theremin è lo strumento perfetto, due oscillatori, sottolineo due, e nel vuoto come per magia nasce il suono. Elettrofoni. Quelli che ti danno una scossa e la musica la senti sempre.
- la solita sognatrice. Resta il fatto che questo concerto è pallosissimo, altro che scossa.
- Impossessiamoci del microfono allora, diamo una bella scossa alla serata, che cantare anche stonando ci viene sempre bene..

(e qui mi fermerei, perchè certe figure è meglio non raccontarle. Ma sul fatto che l'unplugged debba trasmettere emozioni, su quello non ci piove.)

domenica 28 ottobre 2012

Paolo Nori, Un signore

"... quel signore lì, dicevo, che è nato nel 1902 e che è stato, tra le altre cose, l’inventore dell’audiolibro, quel signore lì che ha fatto sì che il suo paese, Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, diventasse il principale centro italiano dell’arte naïf, che c’eran dei suoi concittadini che quando lo vedevano gli veniva da piangere perché, convincendoli a dipingere, gli aveva cambiato la vita, quel signore lì, nel 1960, ha comperato la casa dove è nato, nel centro di Luzzara, e il caffè che c’era sotto, il caffè dei suoi genitori, il caffè Zavattini, che erano caffettieri, gli Zavattini, e quel signore lì, che si chiamava Cesare Zavattini, di sé diceva di avere la sindrome del caffettiere, che quando qualcuno ordinava, lui arrivava e gli portava il caffè, e dopo averla comprata ha scritto, nei suoi diari il 7 marzo del 1960 «Sono andato a Luzzara per via della mia casa natale che ho comperato e così sono felice. Non ho comperato che dei ricordi molto tristi, angosciosi, ma siamo fatti così, e sono felice, ripeto, di questa grande malinconia».
Ecco adesso, quella casa lì, notizia dell’altro giorno, l’hanno venduta a dei privati e nella casa di Zavattini ci faranno una farmacia e degli appartamenti di pregio..."

                                                                                                            Paolo Nori, Un signore

Zebra Crossing

Pinned Image
via pinterest

bianco, nero e grigio

"Le varietà di grigio sono infinite, bellissime, luminose o buie, cariche di luce e di ombra e possono condurre al bianco sperato o al buio temuto, ma attraverso un percorso...altrimenti si corre il rischio di farsi abbagliare da un miraggio e quello che appare bianco oggi può diventare nero domani."
 
Io mi sono rifiutata di leggere 50 sfumature di grigio, mai lo farò e perdonate la presunzione, non credo tratti questo argomento.
Queste parole mi sono state regalate molto tempo fa, quando per me una cosa poteva essere solo bianca o nera. Senza vie di mezzo, tutto chiaro e subito. Guai ad avere dubbi o incertezze, nessuna sovrapposizione concessa e rimozione immediata in caso di errori.
Poi però l'ho capito che così si restava semplicemente immobili ed il mio percorso l'ho iniziato, passo dopo passo, senza avere fretta di voler inquadrare immediatamente una situazione.
E sto imparando che possiamo scervellarci e controllarci quanto vogliamo, ma il nostro inconscio, quello, lo possiamo scoprire solo seguendo l'istinto, attraverso un percorso che all'inizio tutto può essere tranne che chiaro.

mercoledì 24 ottobre 2012

condividere

Ieri ho dato un taglio netto ai miei capelli, con uso abbondante di forbici e lametta (e sottolineo lametta). E mentre il parrucchiere sforbiciava tutto soddisfatto, ho pensato che non riuscirei mai a fare dei tagli così netti con le persone. Nemmeno con quelle che mi hanno deluso.
Perchè a me la parola condividere piace proprio.
E non mi riferisco semplicemente al dividere dolori e moltiplicare le gioie con chi mi conosce bene, tantomeno scambiare informazioni e foto con chi non mi conosce affatto. Sarebbe troppo facile.
Condividere è anche ascoltare una persona che la pensa in modo diverso da te e provare a guardarti con i suoi occhi. Provare, che non vuol dire accettare a scatola chiusa le sue idee, ma nemmeno scartarle a priori senza fare lo sforzo di mettersi in gioco.
E se uno non riesce a confrontarsi aprendo la sua mente al pensiero dell'altro, penso proprio non abbia ancora capito tanto della vita.

sabato 20 ottobre 2012

sdrammatizzare

Ed eccomi qui nella tua amata Londra! Alla fine avevi ragione, in certi casi viaggiare da soli aiuta a vedere le situazioni da prospettive diverse.
Al decollo ero veramente tristissima, pensavo al mio viaggio da sola, a questa storia sospesa e indefinita e a quanto avrei voluto che a partire fossimo in due. Poi però mi è venuto in mente il tuo discorso dell’altra sera, quello sul riuscire a sdrammatizzare pensando a situazioni assurde che proprio non ci appartengono. La tua logica illogica mi ha stupito come sempre, perchè non ci crederai mai, ma ha funzionato.
Non ho la tua stessa capacità di associare situazioni ed immagini, ma sono riuscita anch’io a pensarmi in un crescendo di eventi catastrofici e grotteschi, su tutti leggere frasi stile Bacio Perugina, controllare l’oroscopo e cantare canzoni tristissime. E ti dirò che quando son passata dall’io vorrei, non vorrei, ma se vuoi a Sere Nere, è scattata una risata da applauso. Perchè è vero, anche solo immaginare certe cose libera, ti fa pensare a quando da piccola una delusione sembrava insopportabile e a quanto ora queste situazioni non possono proprio starci.
Ma soprattutto, mentre ridevo, ho pensato che la mia storia tanto nebulosa e sospesa una cosa definita ce l’ha (o aveva?): il fatto di essere nata per caso, come un gioco. E in un gioco non possono esserci fretta ed ansia di voler inquadrare subito tutti i dettagli, la regola fondamentale è proprio non avere certezze o aspettative, se no che divertimento ci sarebbe?  Ecco, io non lo so se questo gioco continuerà, lo spero, so solo che qui mi sento un po’ più grande e leggera ogni angolino nuovo che scopro.

(mail di una turista londinese finalmente con l'occhio sorridente)

giovedì 18 ottobre 2012

siccità mentale

Lo ammetto, il pollice verde proprio mi manca.
L'anno scorso, ad esempio, una persona veramente dolcissima mi ha regalato una pianta che, in teoria, avrebbe dovuto sorprendermi con fiori coloratissimi a primavera. Il problema è che l'ho messa sul balcone appena prima che iniziasse a nevicare e me ne sono ricordata quando ormai la sua sorte era irrimediabilmente compromessa.
Vuoi l'allergia al polline, vuoi la testa sulle nuvole, vuoi che di solito mi vengono in mente i film in cui una donna tratta una pianta talmente responsabilmente da sembrare una missione, io le piante le rimuovo. Le cancello proprio, in qualsiasi stagione.
Fortunatamente non tutti sono come me e, per risolvere questo mio problemuccio da potenziale serial killer, ho iniziato ad affidare le piante ad amiche bravissime, in grado di adottarle, curarle e farle addirittura rifiorire.
Ed oggi ho pensato proprio a loro quando ho sentito una povera fanciulla esclamare, come niente fosse, di avere problemi di misantropia.
Non credo sapesse davvero il significato del termine, ossia odio totale e sfiducia completa nel genere umano, penso si sia trattato più che altro di un esercizio fonetico-stilistico influenzato dal Dr. House o CSI (dubito da Leopardi o Molière).
Sentendo questa frase, però, mi sono chiesta sul serio come faccia una persona ad odiare proprio tutti e a non avere fiducia in niente e nessuno. Perchè può capitare di non sopportare una persona, ma fortunatamente non siamo omologati in serie, abbiamo tutti caratteri, pregi e difetti ben definiti e diversi l'uno dall'altro.
E non riuscire a sorprendersi del legame che si crea tra due persone che si compensano e supportano a vicenda, crea siccità mentali capaci di annientare persino i cactus.



lunedì 15 ottobre 2012

incipit

Ho provato tanta felicità quando ho saputo che saresti arrivata, ma anche un po’ di timore, perchè all’inizio, birichina, mi hai creato qualche problema. Avevi fretta di conoscere questo mondo nuovo e proprio non volevi aspettare 9 mesi. In più subii una rapina al lavoro e temevo che lo spavento potesse avere conseguenze su di te.
Poi, troppo curiosa, un mese prima del previsto hai annunciato il tuo arrivo di notte, all’improvviso. E tuo papà, dall’agitazione, nemmeno riusciva a mettere in moto l’auto.
Andò tutto bene e ti assicuro che è vero che, dalla gioia, tutto il dolore si dimentica subito. E’ bastato guardarti, un batuffolo rosa, per noi la più bella bambina del mondo.
Non eri un colosso, anzi quasi sottopeso, ma talmente vispa e vitale che i medici decisero di non metterti nella culla termica. Eri anche molto decisa e il latte proprio non lo volevi. Ricordo come un incubo il pasto di mezzanotte che si prolungava fino alle due ed io sempre in movimento per evitare che ci addormentassimo.
Più che mangiare o dormire, tu volevi imparare a parlare e camminare. Davanti ai giocattoli ti incantavi, ma solo per un attimo, perchè il tuo vero divertimento era prendere quelli di tuo fratello e lanciarli in aria. Oltre ai giochi le scarpe, non le hai mai volute, ma subito dopo mi sorridevi in un modo che proprio non riuscivo ad arrabbiarmi.
Adoravi stare all'aria aperta, la luce, i colori e soprattutto qualsiasi animale incontrassimo nelle nostre passeggiate.
Credo non sia stato casuale che, proprio il giorno della tua nascita, anche un cane trovatello abbia deciso di venire a vivere con noi. E nonostante un po' di paura iniziale perchè non sapevamo come si sarebbe comportato, siete diventati inseparabili, passavate ore ed ore a giocare e parlarvi con quel linguaggio tutto vostro che a guardarvi era una gioia.  
Vitalità, curiosità, fantasia, ma anche decisione e tanta voglia di conoscere il mondo. E vedere che queste doti non ti hanno mai più abbandonato, per una mamma, è una soddisfazione immensa.

autunno

via cartoonplanet

sabato 13 ottobre 2012

Favole al telefono

Io ci sono cresciuta con Favole al telefono. E già prima di imparare a leggere mi immaginavo il Ragionier Bianchi, Giovannino Perdigiorno, Alice Cascherina ed il palazzo di gelato di Bologna.
E il 21 marzo penso sempre che tutti dovrebbero farsi un bel giro sul filobus numero 75, fermarsi e convincersi che il primo giorno di primavera tutto è possibile.
Solo che qui è arrivata la prima nebbia e camminando al parco, non solo ho pensato quanto sia lontana la primavera, ma che ormai le favole al telefono non si raccontano più.
Ho incontrato tante sagome grigiastre, tutte urlavano di corsa al loro interlocutore immaginario i propri guai animo-sentimentali-lavorativi, addirittura dettavano la lista della spesa, ma nessuna favola. E me le sono immaginate a cena stasera con il loro telefono, pronte a fotografare amici e cibo, magari aspettando che si faccia viva la persona che a quella cena non c’è ma nella testa sì, ma totalmente impreparate a ricevere, alle 9 in punto, una telefonata capace di far viaggiare con la fantasia. Una telefonata alla Rodari, da ascoltare ed immaginare, capace di incuriosire con il senso del non senso e di far scoprire quanto sia ancora possibile rendere la vita un gioco, liberandola dalle inibizioni. Sarebbe una grande sorpresa. Perchè la capacità di fermarsi un attimo e riuscire ancora a stupirsi di un semaforo blu o di un topo e un gatto da fumetti che si abbracciano capendosi a meraviglia, è una di quelle cose che crea con un’altra persona un legame di testa indissolubile. A qualsiasi età.

mercoledì 10 ottobre 2012

il punto di rottura

Lui è quello del primo bacio, per gioco, quando sei talmente piccola che nemmeno sai cosa sia l'amore. Lui è il vicino stravicino in montagna e il coinquilino in città, il secondo fratello che vive in simbiosi con quello vero.
Lui è quello che il Necchi gli stringerebbe la mano orgoglioso, è quello che ti insegna la fuga perfetta a scuola e come si attacca la colla al soffitto.
Lui è quello del gnocco, mortazza e giornale al mattino, degli esami in taverna e dei giochi improbabili, su tutti la dolorosissima battaglia del cucchiaio sulla nocca. Rigorosamente di plastica rosa.
Lui è quello che al primo fiocco di neve guai a non andare a salutarla nei posti più improbabili, con la Cacchina, da non confondere con la Giorgina, che una è una macchina e l'altra una nonna.
Lui è quello che non è solo bello, ma è vitale, con un carisma ed un sorriso che tutte le donne guai. E le povere te le trovi a cercarlo ovunque, perchè lui non ha fissa dimora, potrebbe essere dai suoi, da noi, da qualche parente, ma di preciso non lo sai mai.
Lui è quello del punto di rottura, perchè in un attimo non è più stata la stessa cosa.
Lui è quello che ha avuto un problema e subito lo sopravvalutavi, ci ridevi anche un po' su, poi invece hai iniziato a preoccuparti sul serio. Perchè anche i suoi amici, come le donne che guai, hanno iniziato a cercarlo, ma non lo trovavano mai.
Lui da un giorno all'altro ha detto basta.
Dicono che quando uno compie un gesto simile, in quel momento, sia lucido. Io non lo so questo, so solo che a dirgli ciao quel pomeriggio, come dice un altro Roberto, eravamo un po' bevuti, perchè una cosa del genere nessuno se l'aspettava.
Incredulità, disperazione, senso di colpa, rabbia, impotenza, dolore, vuoto, un gomitolo pesantissimo nello stomaco.
Lui manca, sempre e comunque. Ma con il tempo, dal gomitolo sono iniziati ad uscire finalmente i ricordi belli, i suoi, non quelli del gesto.
E ti ritrovi a ridere improvvisamente sentendo parlare di Zico a Sfide, perchè ti viene in mente la partita calcio-foglie, con regalino del cane annesso, ma ben nascosto.
Il mondo va avanti, cambiano le cose alla velocità della luce, c'è chi si sposa, chi sposarsi mai, chi fa un figlio, ma vuoi un ramo di abete, una ciabatta o un "ci penso io a kissino", lui ha sempre la capacità di farci magicamente sorridere con un affetto che nessun altro mai.
E di tenerci uniti. Perchè ci ha insegnato che il tempo da solo proprio non risolve niente e se si sta male per qualsiasi motivo, parlarne e farsi aiutare dagli amici è sempre il modo migliore per iniziare a tirare fuori dal gomitolo i vari pezzettini di caos.

martedì 9 ottobre 2012

lunedì 8 ottobre 2012

fiducia

Bisogna essere sempre noi stessi. Non cercare di conquistare a tutti i costi la fiducia di una persona con gesti che non ci appartengono.
Non è tanto difficile. Ma quasi sempre non accade.
Ci sono alcuni che ricorrono a gesti romantici plateali decisamente dei tempi che furono, altri che arrivano a fare propri gli interessi di una persona per stupirla con le frasi che la sua testa vorrebbe sentire.
Solo che la verità, alla fine, viene sempre a galla. E con essa la delusione.
Che sia un collega interessato al tuo posto di lavoro o la persona da bottarella e via, scoprire di essere stati ingannati lascia sempre un certo amaro in bocca.
Pensandoci bene, però, le persone che dovrebbero essere veramente deluse non sono le ingannate, ma quelle che hanno una stima talmente bassa di sè da ricorrere al trucco pur di non mostrare la propria personalità. Le stesse che non hanno ancora capito che la fiducia si conquista con la sincerità, insicurezze e fragilità comprese.
E che il vero romanticismo, oggi, è capire quanto sia indispensabile e naturale la presenza di una certa persona nei momenti di difficoltà. Quella che ti abbraccia per come sei.

sabato 6 ottobre 2012

sogno e incubi

"Incubo. Sogno angosciante e pauroso." - e fin qui ci siamo - "Di solito è frequente tra i 4 e i 12 anni, poi diminuisce con l'età."
No, qui non ci siamo per niente. Gli incubi si fanno anche quando superi di molte caselle i 12 anni.
In più, da grande, gli amici ansia e stress contribuiscono a ricordarti, anche nei giorni seguenti, certi dettagli che vorresti proprio rimuovere.
Ora, sarebbe sbagliatissimo sminuire, da adulto, le paure di un bambino, ma va anche detto che, da piccoli, ansia e stress tutto erano tranne che nostri amici.
Vero, ignoravamo completamente certi aspetti negativi della vita che abbiamo conosciuto solo crescendo, ma, in generale, riuscivamo a gioire per piccole cose che ora ci sembrano lontanissime.
Ed ecco la domandona: anche i sogni, come gli incubi, saranno più frequenti tra i 4 e i 12 anni e diminuiranno con l'età?
Spero proprio non sia così. Anzi, penso che a tutte le età sia importante sforzarci di vivere con un po' di leggerezza. Questo non vuol dire regredire all'infanzia, ma cercare di pensare meno alle cose che ci provocano stress ed ansia e un po' di più, come da piccoli, a quelle che ci fanno venire il sorriso.
Mettendo al centro noi e i nostri sogni, non gli incubi che ci ruotano intorno.

mercoledì 3 ottobre 2012

Al bar

Ti capita al bar di sentire una perfetta sconosciuta urlare al telefono questa frase: "Non c'è sesso senza amore? Ah certo, mia nonna in carriola con le mutande rosa.."
Poi, mentre pensi al povero Antonello bevendo il tuo caffè, appena la sconosciuta urlante se ne va, ecco che nel tavolino dietro di te si apre un acceso dibattito su sesso, amore e "trombamico".
E tu, che stai cercando di disegnare un progetto con la matita in mano, proprio non ce la fai a non ascoltare e, soprattutto, a non trascrivere il dialogo.
Chiedo scusa anticipatamente per il linguaggio scurrile, ma smussandolo, l'effetto non sarebbe stato decisamente lo stesso.
 
-  Ha ragione lei. Il sesso esite alla grande senza amore. Il trombamico insegna. (la protrombamico)
- Ma va! Il trombamico non ha senso. Se è un tuo amico, non ci fai mai solo sesso! (il trombamicomai)
- Ma il trombamico non è un tuo amico, magari ci fai anche 2 chiacchiere, ma non condividi altro se non il sesso.
- Ma non stanno insieme le 2 cose, è un ossimoro. Tromba e amico non sono compatibili, se lo trombi sei anche coinvolta dalla sua testa. 
 E con questa risposta, mi sono immaginata Samantha Jones guardare il trombamicomai dritto negli occhi e dirgli una delle sue frasi chiare ed esplicative, tipo "Tesoro, non sono mai riuscita ad essere amica di un uomo. Con le donne esci, con gli uomini scopi". Penso proprio se lo sia immaginato anche lei:
- Ti piace di più trombaconoscente? Se lo trombi e basta non hai altri progetti, come faccio a spiegartelo? L'unico progetto a breve termine è il sesso.
- Ma gli hai detto che ne sai tu di un campo di grano? La paura di esser presa per mano.. il fulcro è questo.
Dopo Antonello, citare Lucio per alleggerire il tono della conversazione, mi è sembrato un chiaro sintomo di stanchezza, prontamente colto dalla protrombamico:
- Ma non è questione di paura, se stasera ho voglia di trombare lo vedo. Solo sesso, nessun altro coinvolgimento. 
- Non fare come quelli che smettono di fumare e poi odiano il fumo. Tu hai semplicemente paura di una nuova storia seria.
La protrombamico ha sospirato talmente seccata che per un attimo ho temuto si alzasse e se ne andasse, ma non è stato così. Anzi, ha ribattuto con un volée:
- Un uomo non può fare certi discorsi. No. Possibile che sia così impensabile fare sesso e basta? L'amore non c'è, non è l'uomo della tua vita, ma a letto ci stai divinamente. E' l'uomo del sesso alla grande. Sesso e amore sono due linguaggi ben diversi.
- Arriviamo alla semiotica?
- Eh, certo. Il nome della Tosa. Diciamo che la definizione corretta è che non ci può essere amore senza sesso.
Dopo quest'affermazione, il trombamicomai è rimasto ammutolito e ha chiesto conto e caffè, pronto a fuggire dal bar più veloce di Bolt. La protrombamica, invece, ha continuato con una serie di smash imprendibili:
- Ecco, il sesso è un piacere. Come questo caffè. Se non è buono che piacere è? Una mia amica si è sposata, lui non sa trombare. Lei è triste e insoddisfatta con il mondo. Come me li definisci: fratello e sorella? Cos'è un fioretto? Si era fatta regalare le lenzuola di sangallo per la prima notte di nozze e che fine hanno fatto? Le usa sul divano? Non è meglio fare sesso alla grande in attesa di un vero amore? 
Gioco, partita, incontro. 
 




lunedì 1 ottobre 2012

Ottobre - Across the Universe


Across the Universe (ovvero della Nasa e delle conquiste spazio-temporali dei Beatles)
 
 1 Oggi è il compleanno niente di meno che della Nasa. E non a caso, ottobre è il mese che più di tutti è caratterizzato dal tentativo di conquista spazio-temporale di luoghi e territori inimmaginabili. Detto questo, è anche il mese dei Beatles, che hanno conquistato spazi ancor più inimmaginabili con musica e parole. Images of broken light which dance before me like a million eyes.. (Across the Universe, unica canzone ad essere  trasmessa via radio dalla Nasa in tutto l'universo)
 
2 Nel 1959 esce Ai confini della Realtà, ma tutti (tipico finale spiazzante della serie), sono ormai abituati a viaggiare Ai confini della Fantasia da ben 9 anni, ossia dalla pubblicazione della prima striscia dei Peanuts.  Ed è proprio una loro raccolta, Happiness Is a Warm Puppy, che ha dato lo spunto per il titolo della canzone Happiness Is a Warm Gun
 
3 Nel  1837 Morse brevetta  il suo codice. Oggi è talmente difficile parlarsi, o trovare il tempo per farlo, che nemmeno lui riuscirebbe ad inventare un codice nuovo. Consiglio: aperitivo lungo e fiumi di chiacchiere con una persona importante che non vedete da un po’. Love was such an easy game to play.. (Yesterday)
 
4 Nel 1857 viene lanciato lo Sputnik, primo satellite artificiale ad orbitare la Terra. Above us only sky.. (Imagine)
 
5 Esattamente 50 anni fa, oltre a 007, esce Love me Do, primo singolo dei Beatles.  E farsi un bel viaggio a Londra, anche con il teletrasporto, visitando i mitici Abbey Road studiosSomeone to love, Someone like you..
 
6 Nel 1990, in contemporanea al lancio dell’ennesima sonda spaziale, Elio entra nel Guinnes dei primati cantando per 12 ore consecutive Cara ti amo. Il nome della sonda non è pervenuto, la canzone non se la scorda proprio nessuno.  P.S. I love you, you, you, you
 
7 Nel 1959 la sonda Luna-3 fotografa per la prima volta "la faccia nascosta" della Luna. Oggi ci sono video nitidissimi di ogni suo centimetro e persone che prenoterebbero subito il viaggio. Ma il modo migliore per andarci immediatamente è ascoltarsi  If I Fell

8 L’anno scorso fu annunciata la più grande pioggia di stelle cadenti sulla terra. Persa. Non si ripeterà quest’anno. And the night you don't come my way, I pray and pray more each day because we love you.. (Mr. Moonlight)

9 Oggi, compleanno di John Lennon,  sono previsti transiti di asteroidi vicinissimo alla terra. Consiglio: mentre passano, leggetevi Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams con sottofondo A Day in The Life

10 Nel 1846 viene scoperto Tritone. Strano, non è che poi si sia saputo molto di più di questo satellite. Don’t carry the world upon your shoulders. For well you know that it’s a fool.. (Hey Jude 
11 Nel 1984, 16 anni dopo la partenza del mitico Apollo 7, anche una donna cammina nello spazio. Ma noi, tirate su con Nutella e Strega per Amore, di passi spaziali ne facciamo ogni giorno. The girl with kaleidoscope eyes.. (Lucy in the Sky with Diamonds
12 Anniversario della scoperta dell'America che, a sua volta, scoprì i Beatles proprio il 12 ottobre del 1964. Suonarono I Want To Hold Your Hands all'Ed Sullivan Show, rimanendo primi in classifica per 20 settimane. 
 
13 Oggi è la giornata delle scoperte di nuove asteroidi, ne esiste anche una che si chiama 8749 BeatlesE proprio oggi, nel 1963, i Beatles vengono definitivamente scoperti dall'Inghilterra al London Palladium. Cantano From Me To You, I'llGet You e She Loves You

14 Nel 1926 esce il primo libro di Winnie the Pooh, l’orsacchiotto più famoso di tutti I tempi. Chi non si è mai fatto un giretto nel Bosco dei Cento Acri? Nothing is real and nothing to get hung about.. (Strawberry Fields forever)

15 Nel 1863 il primo sottomarino parte, si abissa ed affonda clamorosamente. So we sailed up to the sun til we found the sea of green.. (Yellow Submarine) 
16 Nel 1923 viene fondata Walt Disney, grandissimo incentivo per i viaggi di fantasia ed immaginazione.  Lo sapevate, che prima dei Simpsons, è stata proprio la Walt Disney a fare un omaggio ai Beatles nel Libro della Giungla?
17  L’anno scorso ci è passata vicinissimo la cometa Elenin. E se non vediamo mai stelle cadenti, ma vogliamo che un desiderio si avveri lo stesso, a volte basta solo cantare. If the sun has faded away I'll try to make it shine..(Any Timeat All)

18 Nel 1963 la Nasa presenta i nuovi astronauti del Programma Apollo. Esattamente un anno dopo i Beatles incidono I’ll Follow the Sun. But tomorrow may rain So I'll follow the sun... 
19 Dopo una giornata così intensa, sempre di corsa su e giù per lo spazio, perché non sdraiarsi comodi comodi sul divano e guardarsi Magical Mystery Tour o Across the Universe?

20 Iniziano le nebbie, ma ottobre è anche il mese del vino. Rosso. Con la persona giusta. Watching her eyes and hoping I'm always there.. (Here,there, and everywhere)

21 A Londra oggi si celebra il Beatles Day, fate un po’ voi..  
22 Nel 1968 l'Apollo 7, dopo aver orbitato attorno alla terra ben 163 vole, ammara nell'Atlantico. Because the world is round.. (Because) 
23 Un anno dalla morte del Sic. Che non va via. Resta. But of all these friends and lovers there is no one compares with you.. (In My Life) 
24 Nel 2003 il Concorde non accetta più passegeri a bordo, poco dopo è messo definitivamente a riposo. Noi continuiamo a correre velocissimi.. Here comes the sun, and I say It's all right (Here comes the Sun)
25 Mentre i soliti satelliti viagguano tranquilli nello spazio, i Beatles nel 1963 conquistano anche la Svezia. Come on, come on.. (Please, please me)

26 Proprio oggi, nel 1965, i Beatles vengono nominati Membri dell’Ordine Britannico a Buckingham Palace. Motivazione ufficiale: aver reso preziosi benefici alle esportazioni inglesi. Nessun altro astronauta, commerciante od esploratore inglese, sia chiaro, aveva reso altrettanti benefici all'Ordine Britannico.
27 Tra gli anni '60 e '70 quasi più gettonati dei razzi della Nasa sono i sottomarini. In our little hideaway beneath the waves.. (Octopus's Garden)

28 Nel 1886 viene inaugurata la Statua della libertà. Ma per tutti il vero simbolo di libertà, pace e tolleranza resta Imagine.

29 Nel 1998 decolla lo Space Shuttle Discovery. A bordo John Glenn, 77 anni, primo ad orbitare attorno alla Terra nel 1962. Once there was a way to get back homeward.. (Golden Slumbers) 
30 Arrivano le nebbie, tempo di camino, copertina, clementine e castagne. Aspettando il sole. That you are part of everything, Dear Prudence, won't you open up your eyes? (Dear Prudence)
31 Oggi siamo sulla terra circa sette miliardi. La Nasa ha calcolato 2.299 pianeti  e 1.770 stelle. Tra i dischi più venduti di tutti i tempi, i Beatles ne hanno ben 6. Hanno venduto oltre 91 milioni di dischi. E restano in forte crescita. Come together, right now, over me.. (Come Together)