domenica 27 settembre 2020

gatte vivissime

Concetti che il pensiero non considera e nuvole che si buttano giù, appena prima che piova.
Scegliere o farsi scegliere? Ecco la differenza tra noi e le gatte morte.
Le feline scelgono tutto a tavolino, tipo tattica quattro tre tre, si muovono felpatissime per farsi scegliere dal maschio, poi colpiscono con la vera artigliata da professioniste: mi hai scelto tu, mi hai conquistato tu, sono tua solo solo tua. Il povero topo finisce in trappola senza manco accorgersi di niente, formaggione zerbinato e via di miele.
Se siete come me, per niente gatte e soprattutto vivissime, avrete già capito: non siamo fatte per le tattiche. Noi non programmiamo niente, abbiamo serie difficoltà davanti alle porte automatiche, si aprirà?, figurati con le girevoli, noi che adoriamo inciampare regalando figure di merda che a quelle là mica capitano mai. La Bellucci ragazze, ad esempio, se c'è scritto tirare mica la spinge la porta, non la tocca proprio, aspetta che qualcuno la apra per lei, lo guarda con sorriso giocondiano mentre entra e tac lo conquista. Epperò mi chiedo, senza spontaneità, che uomini si trovano ste qui? No no, lei si era trovato Cassel, figo maledetto ribelle, mica tanto topo in gabbia. Qualcosa mi sfugge. Se guardi su Google le foto della Bellucci sono sempre uguali: scollatissima, sorriso non sorriso guai se si vedono i denti, vestiti aderenti con pizzo, calze velate che ti viene da grattarti a vederle (non smaglia manco quelle), tacchi che inciamperesti al terzo passo. Mentre pensiamo come starebbe con addosso un mocio, lei ha già conquistato prede su prede, bravissima e professional, chissà cosa pensa mentre fissa l'obiettivo, non credo alla pizza che vorrebbe farsi a cena, nemmeno a Beatrice di Dante, che faccia equazioni matematiche?
Epperò, ragazze, se chiedi ai maschi tutti l'associano a un'idea, tipo dolce stil novo, non so se mi spiego, la femme fatale inarrivabile, il simbolo della bellezza, del fascino, dell'eleganza inimitabile, l'oggetto che non avranno mai. Pensiamoci bene: noi diciamo troppe parolacce, ci piacciono le scarpe da ginnastica e non sappiamo metterci manco i bustini, ma se imparassimo un pochino da lei, il giusto, vuoi mettere che realtà saremmo? (ci penso su a sta cosa della gatta viva, tuona)