martedì 26 gennaio 2021

Ci vorrebbe una lingua sporca


"Ci vorrebbe una lingua sporca, piena di buchi, una lingua puttana, bisbetica, una lingua zoppa e carogna, o anche una lingua intellettuale, snob e sdegnosa. Ci vorrebbero termini malandrini, termini assassini, termini folletto che afferrino realtà che non esistono, termini caleidoscopici che contengano realtà mutevoli, termini forchetta che inforchino realtà infinitesimali, termini ambigui che ognuno interpreti come vuole. Per questo io balbetto, spezzo le parole, interrompo i discorsi, resto zitto: è per farmi capire meglio." 

Paolo Milone, L'arte di legare le persone" 

venerdì 22 gennaio 2021

sempre solo bene

Un tempo a quest'ora sarei stata in giro chissà dove, adesso invece mi divano e scrivo. Lo faccio per me, per liberarmi un po', ma lo pubblico perché credo fermamente nel potere del pensiero, quindi se fa bene a qualcuno sto flusso di inconscio che vomito senza neanche rileggere ben venga, fatene quello che volete, sono la vostra cavia, topa purtroppo no, manco fossi figa, mi faccio cagarissimo in sto periodo, vabbè, torniamo al flusso.
È un periodo che è tutto strano, tipo che in questo momento mi stanno venendo gli occhi lucidi, perché chi lo sa quando ricomincerò ad essere pollianna, chissà quando dirò vedrai che tornerai a vederti bella, invece tutto fluido, instabile, un vetro crepato grigio scuro che se soffi forte si spacca. Nessun entusiasmo, voglia di futuro, pensieri sconci, nulla, nemmeno voglia di limoni (oddeeeo). Vado dritto come un ariete, so toro, lavoro, respiro, vivo, nessuna emozione, solo ogni tanto mi chiedo ma veramente? Respiro, cucino biscotti, sì veramente, veramente veramente, è la vita, però cazzo come faccio a sperare ad una cosa a lungo termine se prima o poi tutto finisce?
La cosa più strana: mi fermo ogni tanto ad osservare l'altra me come se fosse aliena, tipo oggi cucinava, ieri ascoltava musica, ha voglia di abbracci, tenerezza, protezione, la guardo e mi viene voglia a me di abbracciarla forte, di dirle vedrai che passa, che riusciremo a dormire tranquille, vedrai, ma poi mi viene da piangere, mi fermo, canto, ce la faremo, vedrai.
Fanculo a chi non ha mai colpa
A chi ha una scusa per tutto
A chi si è fatto da solo
A chi cerca pubblicità
A chi parla bene per moda e pensa male per moda
A chi si innamora solo per secondo
A chi va sempre di corsa e non è ancora arrivato da nessuna parte
Ai conformisti da cortile
Ai professori di vita
A chi lo dicono i numeri
A chi la crisi è passata
A chi sogna piccolo e si vive come un grande
A chi non crede alle favole ma ti fa sempre una morale
A chi non alza mai la testa se non per annuire
A chi lo vuole il mercato
A chi lo chiede l'Europa
A chi dice all'estero è tutto meglio e lo trovi sempre qui a lamentarsi
A chi non vota mai e ti dà sempre un voto
A chi giudica e non viene mai giudicato
A chi rompe i coglioni e non li mette mai sul piatto
A chi odia il successo e non vuole nient'altro davvero
A chi pensa di dover educare la gente perché la gente gli fa schifo
E questa cosa lo fa sentire bene e soprattutto tra tutta la gente distaccato e superiore
A chi non gioca per davvero
A chi non sa farsi male
A chi non cala le sue carte
A chi trucca la partita
Fanculo a chi non ha iniziato niente
E a te dice che è finita
Fanculo a chi non sbaglia le amicizie
A chi si fida se lo dice la tv
A chi gode solo lui
A chi soffre solo lui
Ma poi non vuole morire solo
A chi crede di conoscerti se ascolta una canzone
A chi per ogni stronzata ti chiede di scrivere una canzone
A chi in pubblico ti insulta e in privato vuole sapere quanto scopi
A chi muore di tempo libero e a chi conta le ore
A chi le ha viste tutte e deve raccontartelo assolutamente
A chi vuole scherzare su tutti e si prende sempre sul serio
A chi è per la democrazia del televoto, la rivoluzione del digitale
E la libertà di pagare a rate e tutti i tuoi piccoli diritti da schiavo
A chi te lo dice da regista, musicista, attore, artista
A chi te lo dice e intanto se lo dice da solo
A chi non sta né a destra né a sinstra
E che se fosse su una strada finirebbe investito
A chi le cose le fa di mestiere in attesa che qualcuno lo paghi
E dice che tu le fai per l'anima del cazzo e hai pure la colpa che ti pagano
A chi non conosce i chilometri, le facce sfatte, gli alberghi sporchi, i sogni mancati, i treni persi, le ore vuote
A chi non sceglie mai
A chi non rischia mai
A chi non sbaglia mai
A chi non brucia mai
A chi non muore mai
A chi non si perde mai
A chi non ha mai davvero paura
A chi è come sarei diventato io se per un po' di paura in meno avessi scelto di non rischiare mai
Fanculo a chi non si lascia cadere
A chi ti chiede una firma che tanto è una formalità
A chi non è mai stato lungimirante e ti dice di guardare lontano
A chi si rifa il sorriso e vince le elezioni
A chi somiglia alla parte di me che odio e non se ne va
A chi va tutto bene
Sempre tutto bene
Sempre
Solo
Bene
... Fanculo

martedì 5 gennaio 2021

siamo lampadine

Hai paura del covid? Tanto, lo sai che sono ipocondriaca. Quando deve succedere succede, e adesso io penso che siamo tipo delle lampadine ci accendiamo ci spegniamo, oggi mi sento fulminata.
Ho avuto un padre pazzo, peggio di me, poi la fortuna di incontrare un papà 2 punto zero mi ha aiutata tantissimo ad elaborare il lutto e trovare vie di fuga che non avrei mai detto, visto che scrivo? È stata una coltellata cazzo, tutta la fatica che abbiamo fatto a parlare da intellettuali (più tu) dell'abbandono e poi vai via così? Per colpa del covid? Dove finiscono i ma io non me ne vado, non finisce sempre male, non vedere sempre tutto nero? E poi. Mi hai fatto capire che sono più intelligente del normale, che la mia testa è troppo veloce, che è bellissimo aiutare gli altri anche solo insegnandogli a disegnare, ma adesso chi mi insegna cosa? Ragioniamo. Mettiamo nero su bianco come faresti tu. Ho imparato che se cammino, corro, scrivo sto meglio. Ho capito che ci sono persone diversissime da me che mi completano, ok, ma in questo momento non riesco a vederla non nera, all'amore eterno il lieto fine non so se ci crederò mai. Però mi hai insegnato a dire ti voglio bene, ti voglio bene, te ne vorrò per sempre. Grazie per le prospettive, le elaborazioni, le analisi, le chiacchiere, le tappe, i macigni da scalpellare pian piano, i sogni rivelatori, i disegni, i fiumi di parole, ma soprattutto gli abbracci, i ti voglio bene, i conta su di me, i ci sono, ci sei stato, ci sarai. Guardiamola da un'altra prospettiva, la mini, questa seduta è per te. Quanto vorrei abbracciarti ora, covid maledetto, arriverà il momento di riabbracciare tutti, non vedo l'ora.