giovedì 19 aprile 2018

Il dilemma del porcospino

Sta settimana, che a lavorare mi sembra di essere un pizzaiolo che sforna fuffa e non è che sia una grandissima settimana nemmeno per la piada, sta settimana, dicevo, ho scoperto il dilemma del porcospino. In pratica, tanto più due porcospini si avvicinano tra loro per scaldarsi, molto più si feriscono per via degli aculei. Per non farsi troppo male devono trovare la giusta misura. Sta cosa l'ha detta Schopenhauer, ma a me, in generale, mi piace un sacco un'affermazione di Freud che, prima di partire per l'America, disse: "vado negli Usa per scovare qualche porcospino selvatico e leggere qualcosa". Sarà che sono selvatica di mio, ma a me sta frase fa troppo ridere. Mi rassicura.

domenica 8 aprile 2018

Per colpa di un sorriso di riflesso


"Sembri uscita da un telefilm degli anni settanta".
"Perché?".
"Beviamo una birra e te lo dico".
Quattro mesi dopo ero nel suo letto giapponese a sfogliare il giornale per scegliere quale film andare a vedere al cinema pur sapendo tutti e due che niente e nessuno ci avrebbe smosso nè da quell'appartamento nè da quel letto. Bisognava fare la doccia, scegliere cosa mettersi addosso, ritrovare le mutande in fondo alle lenzuola, sudare, annodarsi le stringhe delle scarpe, dare da mangiare al gatto, lamentarsi di quanto mangiava il gatto, lavarsi i denti con lo stesso spazzolino e poi magari per colpa di un sorriso di riflesso allo specchio, ricominciare da capo. Tanto valeva abbandonare da subito l'idea di uscire e restare lì a fare l'amore per tutto il giorno e tutta la notte.

Nicola Guaglione

[Non fosse per il gatto e le mutande, esattamente la mia filosofia di vita]