domenica 7 aprile 2019

sentimenti oggettivi

"Esiste un’oggettività nei sentimenti, si calcola in ore pensiero. Quante volte al giorno pensi alla persona amata e quanto a lungo. Quanto ti senti invasa da una felicità fisica, senza spiegazioni, per la prospettiva di gettarti fra le sue braccia in una casa vuota."

"L'amore che dura", Lidia Ravera

mercoledì 3 aprile 2019

Scrive, non rilegge, pubblica

A me piace la gente pratica, veloce, autonoma, allora oggi a lavorare mi sono arrabbiata molto e visto che la gente normale in questi casi si prende il pomeriggio e va a far che so shopping oppure dorme, io sono andata in ospedale. Da una donna che a ste pite gli fa un baffo e che ha aspettato che suo figlio andasse a fumare per chiedermi pianissimo se l'accompagnavo in bagno. L'ho lavata e cambiata a letto e poi con l'infermiera abbiamo chiesto al medico se potevamo e l'abbiamo accompagnata in bagno. Io, di bagni di donne di ospedali, ho il ricordo di mia madre dopo l'operazione all'intestino, in due a piangere per una dignità annullata in un mare di merda e stavolta avevo paura un po', ma ero contenta mentre mi abbracciava anche se si vergognava del corpo nudo, questa è solidarietà tra femmine, mica aver a che fare con pseudo suore mentecatte al lavoro. Che poi una laureata in lettere, crusca a parte, può sbagliarsi a mettere lo spazio tra parola e virgola oppure scrivere dà senza accento? Porcocazzo a di da in con su per tra fra, no che non può, e invece. In bagno ha fatto la cacca e poi si è aggrappata al mio braccio ed è svenuta. Anche mia madre l'avevo trovata di notte svenuta in bagno, lei invece l'ho tenuta su con la forza che non so dove ho trovato e iniziato a urlare aiuto aiuto fino a quando in 4 sono arrivati e l'hanno rianimata. Dopo i medici hanno detto che è normale collassare quando fai la cacca, io so solo che mi fissava con gli occhi immobili e ho pensato oddio non respira oddio è morta, oddio oddio oddio ti prego svegliati, è stata una delle cose più sconvolgenti della mia vita. Dopo in corridoio ho pianto tutte le lacrime che avevo: per lei, per la paura, per mia mamma, perché quando invecchiamo non dovremmo perdere la nostra dignità così, perché io mi ucciderò prima di ridurmi così, perché non abbiamo tutto questo tempo e invece di arrabbiarci dovremmo godercela di più sta vita qua, vale anche per te che leggi, lo sai sì? Una mamma è sempre una mamma anche se non è la tua, ho pensato questo.

lunedì 1 aprile 2019

Scrivere i corpi

Fare l'amore è istinto puro, dubito che una persona razionale possa lasciarsi andare veramente, ma forse sbaglio, mai avuto a che fare con gente repressa, solo uno che parlava un sacco durante il sesso e non mi faceva ascoltare e no, scappata via fortissimo. Anche scrivere e disegnare di getto è istinto, allora stasera ho pensato che l'amore vero è anche riempire il corpo dell'altro di parole e disegnetti, spirali infinite, maialetti, pirlate e frasi sciocche, non so se si capisce. Si capisce?