giovedì 30 gennaio 2020

spazi materni

"Ho fatto una passeggiata lungo la ringhiera di quel meccanismo guasto della nostalgia, ricordandoti. Un po’ tipo Pompei, sai. Qui c’erano le case, qui la piazza. Poi ciascuno è rientrato alla propria vita e su quel problema è ridisceso il silenzio che conosco bene. Lo conosco perché è la forma della mia pancia, se mi cerco l’ombelico non trovo nulla, io al posto della pancia ho uno spazio vuoto, un buco, una specie di parcheggio che ti aspetta, ma da vestita non si vede. Sono buchi che si vedono solo quando mi spoglio e io cerco di spogliarmi quando nessuno mi vede, così evito le domande. Solo al mare ho qualche problema, ma uso i costumi interi e quel buco rimane coperto." 

"Non è vero che non siamo stati felici", Irene Salvatori

lunedì 20 gennaio 2020

strofinarci le pance

"Prima che io andassi al lavoro eravamo sotto l’ulivo e tu ti stavi facendo quella che chiamavi una fumata da paziente psichiatrico e hai detto: non voglio essere Satana ma ti va di farmi compagnia e ci siamo tirati su le magliette per strofinarci le pance una contro l’altra e la tua era molto più piatta ma piena di pane del giardino comunque comunque ci siamo alzati le magliette, petto contro petto, ed era un rituale rassicurante che compivamo ogni giorno e ho detto: Facciamolo per tutto il resto della nostra vita. Tu hai detto: Che bella che sei. È dura ricordare le cose tenere con tenerezza." 
(da "Il ramo spezzato", Karen Green)

domenica 19 gennaio 2020

genetica

"Ti diranno che tua madre è pazza, un’egoista, tu stessa avrai una moltitudine di cose di cui accusarmi, e a ragione. Ma ecco quello che non dovrai mai pensare: che io non ti abbia amata, o di avere una qualche responsabilità, o ancora che possa capitarti qualcosa di simile. Perché ogni persona ha la sua storia." 

da "Svegliami a mezzanotte" di Fuani Marino