martedì 8 gennaio 2013

giudizi universali



Sono Suppen e in caso di nebbia mi piace proprio scrivere in questo blog catarifrangente.
Io non vorrei mai andare al ristorante con una persona che ordina anche per me senza nemmeno consultarmi, non mi interessa quello che mi chiede come se fosse una cosa fondamentale quanto zucchero nel caffè, mi fanno paurissima le coppie che mangiano in silenzio, forse ancora di più di quelle che litigano mangiando.
Rinuncio alle parole vuote ma doppiate, una persona voglio viverla.
E non mi permetto di giudicare o criticare chi vive tranquillo seguendo certi schemi che sembrano rotaie, ma la cosa dovrebbe essere reciproca, perchè perdersi nella nebbia non vuol dire necessariamente commettere errori, può essere anche un liberarsi dai centimetri di libri sotto i piedi, che ad essere sempre e solo razionali non si impara tutto e un po' di cielo ci vuole sempre.





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