giovedì 13 dicembre 2012

un muro

Ho conosciuto un muro, un muro vero in carne ed ossa, uno che ha iniziato mattoncino dopo mattoncino a difendersi e rimuovere situazioni, sensazioni, cose e persone ed ora vive come pietrificato.
E la gente, quando gli passa accanto, non se ne accorge che è un muro, perchè lui parla, ride e scherza come se niente fosse. L'importante è che tutto possa rimbalzare, perchè un muro portante può reggere case e persone, ma i legami no e guai a cercare una fessura, dentro non si può guardare.
E a dirla tutta, ormai non lo sa bene nemmeno lui come sia fatto, sa che fuori è bianco, ma dentro tutto è fermo e caotico insieme ed è meglio non pensarci, mangiare qualche schifezza per colmare un vuoto indefinito e continuare a comportarsi come se niente fosse, che tanto chi gli passa di fianco nove volte su dieci non se ne accorge che è fatto così. All in all it's just another brick in the wall. 
E a me, che sarò pure logorroica ma ho avuto dalla mia un bel muretto solido per anni, dispiace proprio per questo muro qua. Sono stata la campionessa indiscussa dei rimbalzi e del nascondere qualcosa che neanche sapevo cosa fosse ma c'era e faceva male, e proprio non ci riesco a passargli di fianco senza accorgermi di niente.
Non voglio giudicarlo, solo lui può sapere o scoprire quello che ha, ma non voglio continuare a conoscerlo in questo modo così superficiale. Sarebbe inutile anche tentare di aiutarlo, perchè in tutti i muri la voglia di stare bene scatta da sola, da dentro, e gli altri non possono proprio farci niente. Quello che so di certo però è che prima o poi qualche mattoncino inizierà a toglierselo, perchè è troppo intelligente e brillante per non ricominciare a volersi bene.
E non vedo l'ora che sia quel momento per conoscerlo veramente, pronta ad offrirgli risate, picchi e piccozze per sgretolare via tutto.

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