lunedì 29 ottobre 2012

uomini e musica

Metti 3 donne ed un uomo ad un concerto pallosissimo, aggiungici una bottiglia di qualsiasi bevanda alcolica, ok forse più di una, ed ecco come magicamente un discorso sulla musica possa slittare sugli uomini sbagliati:

- com'è che io mi ritrovo solo degli idiofoni?
- gli idiofoni sono quelli che sanno suonare solo il triangolo e lo scacciapensieri?
- sì, anche il gong. Quelli che sanno suonare l'ocarina sono gli aerofoni. Ma nel mio caso trovo più che altro aerofobi.
- dai non esagerare..pensa che esiste un'orchestra a Vienna che suona solo strumenti vegetali, trasforma pure le carote in flauti.
- ma io il flauto lo so suonare benissimo, anche l'ottavino, è il flauto di Pan che mi lascia sempre più perplessa..
- ragazze piantatela, fatemi riposare le orecchie..quante volte devo dirvelo che dovete guardare le mani?
- ok le mani, ma il punto è che da alcuni ti faresti suonare in loop, altri dopo una volta anche no.
- esatto, c'è una bella differenza tra Suonami ancora Sam e una chitarra scordata.
- tu taci, che a te piace il theremin. Lì proprio non c'è il contatto fisico.
- ma guarda che il theremin è lo strumento perfetto, due oscillatori, sottolineo due, e nel vuoto come per magia nasce il suono. Elettrofoni. Quelli che ti danno una scossa e la musica la senti sempre.
- la solita sognatrice. Resta il fatto che questo concerto è pallosissimo, altro che scossa.
- Impossessiamoci del microfono allora, diamo una bella scossa alla serata, che cantare anche stonando ci viene sempre bene..

(e qui mi fermerei, perchè certe figure è meglio non raccontarle. Ma sul fatto che l'unplugged debba trasmettere emozioni, su quello non ci piove.)

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