giovedì 20 marzo 2014

equinozio, è tutta una questione di luce

Quando ero piccola mica solo di testa mi ricordo che da mia nonna, al mattino, volevo sempre tornare a letto perché in camera c'era un lampadario di cristallo che riempiva il soffitto di arcobaleni e io mi ci perdevo dentro e fuori e tutto, pure il cielo con un dito, tutto sembrava possibile.
Dopo io non lo so come mai, dopo quell'arcobaleno lì piano piano non l'ho proprio perso, dopo quell'arcobaleno lì non l'ho più nemmeno cercato, se sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso dopo non lo so, incubi da livido duro e stanza con pareti senza uno straccio di alberello di sicuro, però ecco dopo dopo cioè adesso, in questi giorni qui ho realizzato che è un sacco che quei sognacci lì non li faccio più e allora mi è venuto un sorriso da soffitto talmente spontaneo, ma talmente spontaneo, che penso sia il modo migliore di iniziare la primavera. È tutta una questione di luce.

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