lunedì 15 luglio 2013

io, me, sempre io

Ieri ho sentito, che visto mi sembra troppo, un servizio alla tivù sull’amicizia nei social.
In pratica ci sono persone convinte di essere amici di un sacco di gente con cui interagiscono e a me è venuto male. Nel senso che ci ridi, ci scherzi, ma al massimo sono premesse, io ad esempio su twitter ci scrivo come fossi il mio cane perchè sono malata cronica di fantasia e mi piace provare a vederla almeno lì dalla parte di un cane, ma garantisco che io e lui siamo due personalità distinte, una bipede e un quadrupede per la precisione, allora al massimo leggendomi puoi conoscere il mio cane, non me, sempre io, che l’amicizia la considero un legame decisamente più intimo e personale.
Che io, me, sono sempre pronta a ridere e scherzare, ma quando si tratta di raccontare i fatti miei, di come sto, sempre io sono un riccio, un muro, li racconto solo alle persone di cui mi fido, quelle con cui passo dopo passo si è creato un legame reciproco talmente forte che per capirci basta una spalla in silenzio, loro sì occhi negli occhi anche in caso di distanza, ma per ottenere questo rapporto prezioso qui altro che semplici interazioni, insomma loro non mi stellinano tutto quello che dico, non assillano o fanno battute banali o forzate quando non è il momento, nessun giudizio perentorio, loro mi hanno vissuto e conosciuto nel tempo in modo reciproco riflessivo e sì, sono anche amiche del mio cane, ma il legame è proprio diverso.  

2 commenti:

  1. io ti adoro, versione cubotto o versione zebra.

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  2. Ma che carina, grazie! Un sorrisone mio proprio mio e una scodinzolata dall'altro, il tutto unito insieme in modo reciproco riflessivo come piace a me per realizzare un mega abbraccione a sei zampe!:*

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