martedì 2 aprile 2013

ira

Ieri stavo cercando di ricordarmi i peccati capitali pensando a Seven, un po' come per i comandamenti mi viene da canticchiare De Andrè e non sto a scriverli, ma su tutti quello che mi piace meno è l'ira e il detective Mills mi darebbe sicuramente ragione.
Niente rissa come Bosch, niente fango come Dante, niente urla, l'ira me l'immagino come un vento fortissimo invisibile che entra dentro all'improvviso, travolge e fa perdere completamente la ragione, la calma ed il controllo. E una volta entrato, secondo me, in alcune persone si trova talmente bene da ingigantirsi sempre di più e  non voler uscire senza l'aiuto di persone esperte capaci di tenerlo sotto controllo, ma in moltissime altre, fortunatamente, questo strano vento fa fatica anche solo ad intrufolarsi e scappa via subito, giusto il tempo di combinare qualche guaio.
E non dico che sia tutta colpa sua, guarda cosa ha combinato il cantante dei Noir Désir, ma in questi ultimi casi bisognerebbe cercare di soppesare le situazioni ed imparare a perdonare, perchè le persone non abituate a litigare e a discutere non sanno bene come comportarsi quando sono alle prese per la prima volta con questa strana rabbia. E se non ci fossero stati fraintendimenti e si fossero capite, parlate, abbracciate e protette a vicenda da subito, sono sicura che quel ventaccio non le avrebbe minimamente scosse.

3 commenti:

  1. Mammolo Pisolo Brontolo Eolo Gongolo Cucciolo Dotto... l'unica cosa che mi calma quando soffia quel vento lì.
    Blonde

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  2. La regola delle 10 P: prima pensa poi parla perchè parola poco pensata porta pentimento (ma beccare al primo colpo i nomi di tutti e sette i nani regala più soddisfazione e sorrisone!)

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  3. Sai cosa, che ti devi concentrare di brutto per ricordarli e nel frattempo la rabbia sbollisce! ;)

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