domenica 11 dicembre 2016

Diamanti e Ruggine

Che io sia dannata,
ecco il tuo fantasma che ritorna.
Ma non c'è niente di strano
è solo che la luna è piena stanotte
e tu mi stai chiamando.
Ed eccomi qui seduta
la mano sul telefono
in ascolto di una voce che conoscevo
un milione di anni fa
mentre si dirigeva verso il precipizio.

E mi ritornano in mente i tuoi occhi
che erano più blu delle uova di pettirosso.
Dicesti che la mia poetica era scarsa.
Da dove stavi chiamando?
Un cabina nel Midwest.
Dieci anni fa
ti comprai una coppia di gemelli.
Anche tu mi portasti qualcosa
sappiamo entrambi cosa portano i ricordi
portano diamanti e ruggine.

Tu infiammavi le scene
eri già una leggenda
il fenomeno senza maestri
il vagabondo primordiale
ti perdesti tra le mie braccia.
E li sei rimasto
a naufragare per qualche tempo.
La Madonna era tua e senza sforzo.
Sì, la ragazza sulla conchiglia
ti avrebbe protetto da ogni male.

E ora mi sembra di vederti in piedi
mentre le gialle foglie autunnali ti cadono intorno
e con la neve nei capelli
ora sorridi dalla finestra
di quell'hotel da quattro soldi
in Washington Square.
Il nostro respiro si trasforma in bianche nuvole
che si uniscono e si fermano nell'aria
per quanto mi riguarda
saremmo potuti morire entrambi lì e in quel momento.

E ora mi dici 
di non provare nostalgia
e allora dammi un'altra parola da usare al suo posto
tu che sei sempre stato così bravo con le parole
e a lasciare tutto sul vago.
Avrei così bisogno di questa tua vaghezza proprio ora
che tutto mi ritorna in mente con troppa chiarezza
ti ho amato dolcemente
e se hai intenzione di offrirmi diamanti e ruggine
io ho già pagato per questo.

(Joan Baez - lui è Bob Dylan, la canzone è questa https://www.youtube.com/watch?v=GGMHSbcd_qI)

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