lunedì 9 maggio 2016

La strada matta

Io secondo me è un periodo che sono un po' matta, tipo che oggi ridevo e dicevo col mio alter ego com'è bello l'antistaminico ti scivola via tutto e frega un cazzo di niente, bellissimo, e lui rideva, che infatti prende i pilloloni pure lui e ci capiamo, sempre. Se devo dire altre cose, taglio di capelli a parte, sto imparando le parolacce in albanese e progettando una gita su un asino, ma al lavoro mi continuano a dire come scrivi chiaro, oppure tu che sai scrivere, che è una frase che mi fa un po' impressione, ma va bene così. Sarà per quello che qui scrivo di getto senza nemmeno rileggere? Per sfogare il mio inconscio? Sto imparando anche il tutto bene grazie sempre in albanese, che si fa tipo cammelli e mi fa ridere da matti. Sono peraltro due settimane che se va bene dormo tre ore a notte, mi sveglio alle 2 e 32 o 3 e 34, forse è questa l'insana allegria. Si morirà di insonnia? Quando? Si sentirà a pensare sottopelle? Quanto? Verrò mai in mente? Sto cadendo nei doppi sensi come sempre? Ovvio, ma va bene così. Sbagliare strada, delle volte, fa bene.

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