sabato 27 settembre 2014

caffettino

Mia zia ha quella terribile malattia che di punto in bianco ti rapisce la testa, quella che io tutte le volte spero ci si senta un po’ come ubriachi, un po’ tutto appannato rallentato senza panico, tipo come quando una volta a Natale le abbiamo dato il cosmopolitan e lei siccome era buono ne ha bevuto subito un altro di stecca, tipo così, che se no poi mi immagono ancora di più, e comunque niente pensieracci, solo una sensazione di un dolce che mi son commossa, e cioè che ieri sono andata a trovarla e a un certo punto stavamo parlando di riso in bianco condito per tutti, che era un piatto un po’ strano che piaceva molto a mio papà, e allora lei, che più che parlare ascoltava, lei anche se non c’entrava niente con quello che stavamo dicendo, lei all’improvviso mi ha detto “mio marito è di un brutto che fa schifo”, ma l’ha detto con una risata fortissima che si capiva proprio che non voleva dire quello, e infatti dopo un po’ è arrivato mio zio e le ha chiesto “lo vuoi un gelato?” e mia zia, prima di rispondere lo ha fatto avvicinare e gli ha dato un bacino, poi gli ha detto “sì, così ti preparo il caffettino”, allora io ho pensato che l’amore è molto moltissimo quel caffettino lì.

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