sabato 5 agosto 2017

cosa avresti

Avresti 47 anni, due figli probabilmente maschi, una moglie e, almeno, un'amante. Mi manchi. Testa di cazzo che non sei altro. Probabilmente saremmo in montagna con grigliata e caol ila. Ascolteresti i miei casini e rideresti di brutto dandomi dell'imbranata. Mi diresti di puntare tutto sul maledetto usando la scusa che sei più grande e quindi c'hai l'esperienza. Fumeremmo e sbronzi guarderemmo le stelle, lasciando decidere a loro. Non ci capiremmo un tubo del silenzio blu, ma sarebbe rilassante. Ti voglio bene, testa di cazzo.

1 commento:

  1. oggi condividere le parole degli altri è come infilare una foto di belen nella pagina facebook così aumenti i like perchè belen è buona perchè belen è bella perchè belen è dolce perchè belen è vera perchè belen ama e lo fa una notte intera perchè belen è un sogno perchè belen è il sale perchè belen è il vento e non sa che può far male perchè belen è tutto ed è lei la mia pazzia - tu invece quando scrivi il disordine che è la tua aura cercando di farci un castello di carte sei delicata e tremenda, tagli come un bisturi, sembri una gatta bagnata dal temporale - vien da pensare che guai ad avvicinarti graffi da morire quei graffi da gatto che dopo si gonfiano peggio delle punture di zanzara - chissà cosa ne fai di quell’eroina bianca abbacinante come le stelle che ti rimane dentro la notte e non consumi di giorno - poi alla fine qualcuno ti avrà detto che è la consapevolezza che ti manca ma tu si che sei consapevole della tua rogna platonica e finche ti va ti va bene così - questa tua immotivata tristezza o devastante allegrezza sono megliamente affascinanti di uno sguardo sornione o di un mettersi a posto i capelli col gesto di marilyn - come quando guardi il mare piatto lungo ed infinito e non te l’aspettavi proprio che d’un tratto lo sbuffo d’una balena e gli spruzzi della sua coda ti lasciavano immagati - e la balena non la puoi certo toccare puoi soltanto guardare che neanche lei lo sa - nel tuo piccolo mare piatto sono sprazzi di coscienza come un flusso di sangue e quei ghirigori che lo mescolano all’acqua quando goccia da un cadavere appeso a testa in giù - ti distingui dal normale affastellarsi di tutti quelli che le parole sono quelle di 3msc - leggerti è come guardare dal buco della serratura e un poco mi vergogno - non posso dirti nulla e nemmeno che tu cambi nulla e proprio per questo sono libero di dire d’altra parte tu ti metti in mostra e la gente oggi va pazza per i mostri e io che sono un vero mostro ti guardo e dico ciò che voglio

    però però … la devo finire di rispondere (compulsivo che son io) ma tutte le volte è come quel ritornello che se lasciato a metà mi fa impazzire e allora lo devo lo devo lo devo concludere costasse anche una squalifica a vita

    ta tatatatta …. TA TA!

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