mercoledì 31 dicembre 2014
martedì 30 dicembre 2014
lunedì 29 dicembre 2014
014|015
domenica 28 dicembre 2014
questione di spalle
martedì 23 dicembre 2014
la verità
auguri mondolo!
..e che sia un Natale pieno strapieno di musica, dolcezza e serenità!
lunedì 22 dicembre 2014
se piove
allora scivola per bene
con impegno cadi giù
e non ti aggrappare a niente
tocca terra
se qualcuno ti ha ferito tu parla con lui
sbattigli il cuore in faccia
non evitarlo perché hai bisogno di un'altra ferita
ma soprattutto se piove non aprire l'ombrello
aspetta il tuo giorno di sole non puoi fare di meglio
(Max Gazzè| clic)
domenica 21 dicembre 2014
la strana sostanza gialla
NB: qui la strana sostanza è stranamente verde |
sabato 20 dicembre 2014
la più furba del mondo
Per una serie di strane coincidenze del destino e di un cappuccino andato di traverso, oggi mi è tornata in mente la personificazione esatta esatta del mio contrario assoluto, una signorina che è stata mia compagna di università, e che qui, per comodità, chiameremo la Comodini.
La signorina Comodini, detta anche la più furba del mondo, fin dalla tarda adolescenza, o forse già da prima, ha sofferto di uno strana mania che non so il nome esatto, ma i cui sintomi mi fanno sempre venire in mente l’inculato, che è una statua che c’è a Parma che rappresenta un sindacalista che si chiama Filippo Corridoni, uno che ci penso tutte le volte, la signorina Comodini l’avrebbe spedita a zappare, e secondo me pure con slancio.
La comodinite, ad ogni modo, non è facile da spiegare, mica possiamo etichettarla con un banale ottenere il massimo facendo il minimo, mica possiamo prenderla alla leggera, dietro c’è dell’altro, dietro c’è tutto uno stile di vita che tu ad osservare ti chiedi ma è vero? ed è sempre vero, dietro c’è stupore, determinazione, c’è un qualcosa di spesso che io, siccome sono il contrario dell’occhio clinico, io mica lo so spiegare, ma però (non esiste migliore espressione di “ma però” per marcare il confine tra empirismo e scienza) posso altresì contribuire alla ricerca, posso narrare tre linee guida tre seguite scrupolosamente e costantemente dalla Comodini:
1) in caso di esame non passato, o con voto ingiustamente basso, convincere mammà di essere stata comunque più brava della signorina lellona (lellona sta per pirla talmente buona che alla fine aiuta sempre e non dice mai bau, non saprei come descrivermi altrimenti). In caso di agevolazioni, soffiate, chiede o non chiede, non aiutare nessuno a priori.
* (nella mia facoltà la tesi durava minimo 2 anni, allora la Comodini illuminata si laureò da un’altra parte, dandomi più o meno per 730 giorni della stacanovista. Il giorno della mia laurea, spinta da curiosa benevolenza, venne ugualmente a vedermi, ma siccome il voto era più alto di quanto avesse sperato, ci rimase molto male e se ne andò dignitosamente senza salutare nessuno.)
2) incontrare un ragazzo ricco col padre potente e legarcisi a vita. Curare parallelamente il capello ossigenato, sennò sfibra.
* (dopo una delusione con un pluripallato conte rotariano, ferreo sostenitore della prova costume, l’amore danaroso arrivò su un pluricorno parecchio alticcio, ma abile nella compravendita di esami; quando la lellona mollò il fidanzato, la Comodini non si risparmiò un profetico “tu sei pazza, non troverai mai più un altro uomo”.)
3) fare l’insegnante perchè si lavora solo al mattino e si hanno tre mesi di ferie in estate. Per tutto il resto c’è l’uomo ricco.
* (dopo una breve carriera silvaniana, fonti sicure narrano che la Comodini sia attualmente insegnante di sostegno in una scuola elementare. Alla domanda “deve essere dura insegnare ai bimbi disabili, ma devono trasmetterti tantissimo, vero?” la Comodini ha risposto con un lapidario “non saprei, il mio è muto”.)
Perchè considero la signorina Comodini mio contrario assoluto spero sia chiaro, ci tengo però ad avvertire che di sta gente è pieno il mondo, ne ho avuto la prova poco fa, allora siccome il tempo ad ascoltarlo insegna sempre, va detto che pure le lellone imparano a mandare a cagare. Romantiche, buone, positive e pure pirlotte, ma dritte dritte per la loro strada.
giovedì 18 dicembre 2014
mercoledì 17 dicembre 2014
domenica 14 dicembre 2014
venerdì 12 dicembre 2014
mi è venuto da scrivere zio canta
Oggi ho letto che ad occhi chiusi si vede benissimo, allora ho pensato ma zio canta, io sono proprio mica capace. Dopo poi invece ho scoperto che le lacrime sono solide, il cuore ha le dita, i pensieri sono sospiri lividi e che solo a stare zitti poi si ascolta il rumore dentro. Ma zio canta, mi è venuto da scrivere zio canta, io a stare zitta proprio non ci riesco, poi siccome secondo me delle volte c’è più amore in un vaffanculo sentito che in certe frasi fatte, io ci tengo a difendere la dignità delle chiacchiere sonore, la sobrietà delle figure di merda, le cavolate da contatto, il non c’entra che invece c’entra sempre, i cambiamenti che mica lo sai che cosa succederà domani, però siccome il sorriso c’è allora è sempre un sì. Che la musica non è mai solo rumore. Fondamentalmente volevo dire questo.
giovedì 11 dicembre 2014
altrove
mercoledì 10 dicembre 2014
martedì 9 dicembre 2014
è Natale da fine ottobre
“è Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese"
Charles Bukowski
domenica 7 dicembre 2014
secondo me non ci salviamo
Ho letto che in un parco giochi polacco, i consiglieri comunali hanno allontanato Winnie the Pooh. Dicono che siccome gira mezzo nudo senza i braghini è un orsetto svergognato e pure ermafrodita, allora l’hanno bandito. Vuoi vedere che faranno mettere le mutande pure a Paperina? Io secondo me non lo so mica se ci salviamo, io temo di no.
(fonte: ansa)
venerdì 5 dicembre 2014
my plan
Cose piccine e un po’ alla volta basta che mi hanno stufato, allora siccome pensare bene porta bene, dicono, io in questi giorni ci ho pensato, io come piano per l’anno nuovo una cosetta semplice semplice, io pensavo di volare. Poi se cado dopo mi rialzo, lo faccio sempre. E se invece mi brucio, allora dopo abbraccio batte incendio. Non ho niente da perdere, mi pare.
giovedì 4 dicembre 2014
sociopatico
Learco, sei sempre così negativo, mi ha detto mia mamma.
Non son negativo, le ho detto io, son sociopatico.
Sociopatico, mi ha detto lei, e cosa significa?
Come psicopatico, le ho detto. Solo, le ho detto, psicopatico è uno che ha dei problemi qui, le ho detto, e mi sono toccato le tempie con le due mani. Sociopatico invece, le ho detto, è uno che ha dei problemi qui, e ho allargato le braccia a indicare il vasto mondo circostante.
Paolo Nori, Si chiama Francesca, questo romanzo
martedì 2 dicembre 2014
to do
domenica 30 novembre 2014
ma poi
sabato 29 novembre 2014
mettiamo il caso
mercoledì 26 novembre 2014
mi applicavo
domenica 23 novembre 2014
venerdì 21 novembre 2014
propulsione
martedì 18 novembre 2014
Le parole
“Ti sbagli se pensi che con le parole puoi imbrogliar la gente. Hai voglia di fare il gentile, di far la mossa di togliere il pelucco dalla giacca del vicino. Le parole vanno dritte per la loro strada, hanno solo un padrone, che è la tua faccia. Le parole van dentro dappertutto, le parole son nel sangue, son cattive, brucian come il fuoco, e se sei un vigliacco, ti torcon tutto come un ramo sulla fiamma.”
Nino Pedretti
domenica 16 novembre 2014
Delle illuminazioni di inchiostro poco simpatico
martedì 11 novembre 2014
del prenderla dolce
Millie accompagna il marito Maurice dal dottore. Dopo la visita il dottore convoca Millie nel suo studio, da sola, e le dice: «Maurice soffre di una grave malattia dovuta all’eccessivo stress. Se lei non farà quello che le dirò, suo marito morirà. Ogni mattina lo svegli dolcemente, con un gran bacio, poi gli prepari una sana colazione. Sia sempre gentile con lui e si assicuri che non perda il buon umore. Cucini solo i cibi che preferisce e lo lasci riposare dopo i pasti. Lo tenga lontano da qualsiasi lavoro domestico e non discuta con lui dei suoi problemi; non farà che aggravare il suo stress. Non litighi con lui anche se la critica o la prende in giro. La sera, cerchi di farlo rilassare con massaggi. Lo incoraggi a guardare tutto lo sport che può in televisione, anche se lei dovrà rinunciare ai suoi programmi preferiti. Inoltre, ed è la cosa più importante, ogni sera, dopo cena, soddisfi anche il suo minimo capriccio. Se riuscirà a fare tutto questo, tutti i giorni per i prossimi sei mesi, credo che suo marito riacquisterà completamente la salute».
Sulla strada di casa, Maurice chiede a Millie: «Cos’ha detto il dottore?».
«Ha detto che devi morire.»
[Thomas Cathcart e Daniel Klein, Heidegger e l'ippopotamo. Le barzellette sull'Aldilà che spiegano l'Aldiqua]
domenica 9 novembre 2014
quando il muro l'hanno tirato giù
sabato 8 novembre 2014
Slide
venerdì 7 novembre 2014
I posti dove stanno
“Mia mamma sta dentro nei bambini con i colletti bianchi che sbagliano le righe. Sta dentro i fiori che crescon dentro i vasi, sta dentro nei galletti che gridan come matti, sul far del giorno. Sta nelle campanelle del mattino, che battono, in fretta in fretta, come se avevan freddo. Mia mamma sta dentro di me, fissa, con la sua voce, quando diceva «Grazie, Signore», andando a letto. E mio babbo sta in una donnina magra – mi trema ancora le ginocchia, quando la vedo – che l’ha pettinato con le mani, quando è morto.”
Nino Pedretti, Al vòusi, p. 24
domenica 2 novembre 2014
venerdì 31 ottobre 2014
di portici, zucche e spaventapasseri
Stamattina mi sono ricordata che una volta, per Halloween, una volta neanche tanto tempo fa ho chiesto a una persona di riguardare con me the rocky horror picture show, poi camino scaldotto mi sono addormentata dopo tipo due minuti, ma siccome era un periodo di incubi quella dormita lì è stata proprio bella e infatti me la ricordo ancora, anche se poi mi sono svegliata.
domenica 26 ottobre 2014
venerdì 24 ottobre 2014
giovedì 23 ottobre 2014
Sarebbe, delle volte
mercoledì 22 ottobre 2014
del discutere
« Su, Gloria » esclamava lui. « Lascia che ti spieghi. »
« Non spiegarmi. Baciami. »
« Così non va. Se ti offendo bisogna che discutiamo. Non mi piace questo baciami-e-dimentichiamo. »
« Ma io non voglio discutere. Trovo meraviglioso che possiamo baciarci e dimenticare, e solo quando non possiamo è il momento di discutere. »
Francis Scott Fitzgerald, Belli e dannati
domenica 19 ottobre 2014
venerdì 17 ottobre 2014
in transito
domenica 12 ottobre 2014
venerdì 10 ottobre 2014
etichette
domenica 5 ottobre 2014
venerdì 3 ottobre 2014
proiezioni
domenica 28 settembre 2014
sabato 27 settembre 2014
caffettino
venerdì 26 settembre 2014
prove pratiche
domenica 21 settembre 2014
venerdì 19 settembre 2014
divaghiamo pure
lunedì 15 settembre 2014
Tu guardi me come il particolare di un affresco dal titolo provvisorio Primo giorno di scuola
Sembra che tutto il settore schiacciami-contro-il-vetro dell’autobus sia studentizzato, giuro che se sento un altro parlare di comprare libri al mercato dell’usato gli mordo la ciccia delle cosce.
Trent’anni, faccia lunga, giacca da barbone e nessun diritto di stare su quest’autobus di dolore che mena a scuola, pensando “quant’era bello quando anch’io andavo al macello”.
Nell’alternarsi aritmico degli scossoni, siamo già vicini. Non sei brutto, ma puzzi un po’ di chiuso, hai gli angoli della bocca rancidi e i baffi macchiati in punta. Guarda: inutile che fai finta di non aver notato la manovra. (Se trattengo il fiato e tiro indietro le spalle, forse ce la faccio a far saltare un bottone). Tiro un sospiro e passo e ripasso con la punta della lingua sul labbro superiore (troppo scoperta?). Al prossimo semaforo avrà le palle più o meno contro la copertina del quaderno.
È sceso e sento i suoi passi dietro sul selciato. Tra me e lui due palmi d’aria. Non mi spavento solo perché l’ho voluto io: è come levarsi i denti da soli, con il cordino e il portone. Sanguina e non sai come andrà a finire, ma sempre meglio che andare dal dentista.
Non so che direzione prendere, ma bisogna sbloccare la situazione: se mi fermo e si ferma anche lui, vuoi dire che mi segue proprio: Mi segue proprio.”
domenica 14 settembre 2014
giovedì 11 settembre 2014
La leggerezza della trapezista
domenica 7 settembre 2014
secondo me si capisce
impariamo la lingua colloquiale
venerdì 5 settembre 2014
stimoli
domenica 31 agosto 2014
venerdì 29 agosto 2014
Il gatto da guardia
martedì 26 agosto 2014
Federico Fellini|Non mi piace, mi piace
I parties, le feste, la trippa, le interviste, le tavole rotonde, la richiesta della firma, le lumache, viaggiare, far la fila, la montagna, la barca, la radio accesa, la musica dei ristoranti, la musica in generale (subirla), la filodiffusione, le barzellette, i tifosi di calcio, Woody Allen (ma forse, non so, dovremmo parlarci un giorno), il balletto, il presepe, il gorgonzola, le premiazioni, le ostriche, sentir parlare di Brecht e anche Brecht, i pranzi ufficiali, i brindisi, i discorsi, essere invitato, la richiesta di pareri, Humphrey Bogart (non si può essere sempre incazzati), i quiz, Magritte, essere invitato alle mostre di pittura, alle prime teatrali, Dario Fo, i dattiloscritti, il tè, la camomilla, il caviale, l’anteprima di qualsiasi cosa, il teatro della Maddalena, le citazioni, il vero uomo, i film dei giovani, la teatralità, il temperamento, le domande, Pirandello, le crèpes suzettes, il bel paesaggio, le sottoscrizioni, i film politici, i film psicologici, i film storici, le finestre senza gli scuri, l’Impegno e il Disimpegno, il ketchup.
Mi piace
Le stazioni, Matisse, l’aeroporto, il risotto, le querce, Rossini, la rosa, i fratelli Marx, la tigre, aspettare gli appuntamenti sperando che l’altro non venga più (anche se è una donna bellissima), Totò, non esserci stato, Piero della Francesca, tutto quello che ha di bello una donna bella, Omero, Joan Blondell, settembre, il gelato di torroncino, le ciliege, il Brunello di Montalcino, le culone in bicicletta, il treno e il cestino in treno, Ariosto, il cocker e i cani in generale, l’odore di terra bagnata, il profumo del fieno, dell’alloro spezzato, il cipresso, il mare d’inverno, le persone che parlano poco, James Bond, l’one step, i locali vuoti, i ristoranti deserti, lo squallore, le chiese vuote, il silenzio, Ostia, Torvaianica, il suono delle campane, trovarmi la domenica pomeriggio da solo a Urbino, il basilico, Bologna, Venezia, tutta l’Italia, Chandler, le portinaie, Simenon, Dickens, Kafka, London, le castagne arrosto, la metropolitana, prendere l’autobus, i lettoni alti, Vienna (ma non ci sono mai stato), svegliarsi, addormentarsi, le cartolerie, le matite Faber n.2, l’avanspettacolo, la cioccolata amara, i segreti, l’alba, la notte, gli spiriti, Wimpy, Stanlio e Onlio, Turner, Leda Gloria, ma anche Greta Gonda mi piaceva tanto, le soubrette ma anche le ballerine.
domenica 24 agosto 2014
zebra crossing
"Perché non c'è un muro di cinta intorno al mondo, in modo che la gente non cada? Così, bisogna andare avanti con cautela, e fermarsi prima del precipizio."
David Grossman, Ci sono bambini a zig-zag.
mercoledì 20 agosto 2014
Pensavo
venerdì 15 agosto 2014
Sobrietà mia non ti conosco
Delirio arzimpopolato
Fuga dalla Sardegna
La Toscana del Masa
La sobrietà londoreggiana
Paura
Delirio
La ricomposizione dei pezzettini
La sheila carter de noialtri
Il Forte e la maledizione della ciabetta
Sticazzi di gente impiattata impanata e fritta
Te te te te!
Il mistero della pasta nella doccia
Gavettone my lover
Il mistero di Paolo nella doccia e la strana sostanza verde
La liberazione del coppo da Madrid
La farmacia notturna di San Mamiliano
Tentativo di decapitazione di orecchio sardo con gavettone nostrano
Io canto, la piscinetta
Il mojito non ti abbandona mai, mai. Mai.
domenica 10 agosto 2014
zebra crossing
[gira e rigira la vita c'è chi scende, chi resta e chi sale dalle stelle un particolare]
sabato 9 agosto 2014
martedì 29 luglio 2014
ricapitolando
domenica 27 luglio 2014
venerdì 25 luglio 2014
la mia settimana
Pinocchio a un certo punto stacca al Gatto uno zampetto. Cogli unghioli. Io questa settimana, io per me è questa immagine qui, che a immaginarmi la scena e ripetere “cogli unghioli”, io sono sette giorni che rido da matti. Dopo tra l’altro penso sempre che i miei, di unghioli, niente specchi o filo di paglia, nemmeno una graffiatina inutile, che io il mio futuro non lo so che faccia avrà, ma sicuramente ci salterà fuori, ce l’ha scritto nel dna.
martedì 22 luglio 2014
dell’essere se stessi
Come quando scendi dall’aereo e annusi la luce nuova. Piove da tre settimane, mi han detto in un inglese velocissimo appena arrivata in Cornovaglia, allora mi ricordo che prima ancora di trovarmi un senso, io ho comprato l’umbrella. Fa molto british l’umbrella, ho pensato. Dopo ci sono state almeno almeno altre due settimane di pioggia, però siccome era leggerina, io poi mica l’ho mai usata, l’umbrella, era fighissimo camminare vaporizzati in quel verde lì, allora in questi giorni, a camminare sotto la nostra pioggia pachidermica, testa scoperta nel grigio, rain or shine ho pensato che la diversità è la possibilità di essere quello che veramente si vuole. Ho pensato così.
Scarpissime: Jackson Pollock
“Quando sono "dentro" i miei quadri, non sono pienamente consapevole di quello che sto facendo. Solo dopo un momento di "presa di coscienza" mi rendo conto di quello che ho realizzato. Non ho paura di fare cambiamenti, di rovinare l'immagine e così via, perché il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire”
Jackson Pollock
domenica 20 luglio 2014
zebra crossing
venerdì 18 luglio 2014
la mia settimana: rare tracce
Rare tracce, la soluzione a tutto è l’osmosi, forse. Quando leggo un libro che non mi piace lo finisco lo stesso perchè spero sempre di ricredermi, non succede mai.
Ho un’auto col tettuccio trasparente per vedere scender giù la neve, ci ho visto la grandine e sto aspettando le rane, che il dettaglio è importante e alla stabilità razionale pensata ponderata quattro ruote motrici vigliacc’una volta se ci penso.
Ci sono le tappe, mi han detto, un tempo per tutto, io allora a parte che sembra una frase di Max Pezzali, a me è venuto in mente che a non uscire mai dalle piste per via dell’ansia da squalifica l’unico traguardo che si ottiene è non sorprendersi più e che no, preferisco essere pronta per nuove tradizioni su misura piuttosto che in prigione senza passare dal via.
la strada della pace
"La strada della guerra, dell'occupazione, del terrorismo, dell'odio, l'abbiamo provata decine di volte senza stancarci né scoraggiarci. Come mai invece ci affrettiamo a respingere definitivamente quella della pace dopo un solo fallimento?"
David Grossman, clic
lunedì 14 luglio 2014
Smania
Quando hai deciso di cambiare e non sai ancora come dove e quando, dentro senti una nebulosa pazzesca. Siccome però il perché lo conosci benissimo, alla fine è comunque una nebulosa simpatica. Stranissimo.
domenica 13 luglio 2014
venerdì 11 luglio 2014
l'alba
la mia settimana: delle volte
Che ci sono delle volte che dodici mesi di autunno e luglio Milano col maglione, ma io continuo ad aspettare l’estate. Delle volte.
giovedì 10 luglio 2014
Learco Pignagnoli | Opera numero 234
domenica 6 luglio 2014
venerdì 4 luglio 2014
La mia settimana: Senza Titolo (la signorina dice di intitolarsi didascalia)
Il barattolo è firmato "la signorina dice di intitolarsi didascalia" e riporta la seguente iscrizione: "quando le cose devono cambiare prima o poi lo fanno e io questa settimana ho bisogno di camminarla meglio."
espressione
domenica 29 giugno 2014
venerdì 27 giugno 2014
la mia settimana: rielabor|azioni
La zappa, il tridente, il rastrello, la forca, l'aratro, il falcetto, il crivello, la vanga e la terra che spesso t'infanga, l’altro giorno ho avuto un attacco di allergia alla tristezza molto forte, tipo con dei lacrimoni grossi così, che insomma quando non dipende da te e ce l’hai messa tutta sono cristi interiori e scavare è veramente dura.
giovedì 26 giugno 2014
del mio mondo di oz
Piove, vorrei tutte le piante aromatiche del mondo in mille vasetti colorati, e siccome a camminare i miei occhi vedono sempre cose belle così, ho creato una nuova cartella direttamente dal mio mondo di oz. Secondo me fila.
Io abito in due mondi. Uno è quello dei libri
“Io abito in due mondi. Uno è quello dei libri. Sono vissuta nel Faulkner Yoknapatawpha County, ho dato la caccia alla balena bianca sul Pequod, ho combattuto con Napoleone, ho navigato in zattera con Huck e Jim, ho commesso cose assurde con Ignatius J. Reilly, ho viaggiato in treno con Anna Karenina, sono stata nella strada di Swann. È un mondo gratificante, ma il mio secondo mondo è più gratificante. E’ pieno di personaggi meno eccentrici però molto più veri, fatti di carne e di ossa, pieni di amore, e sono le vere ispirazioni per tutto il resto. Richard ed Emily Gilmore sono persone affidabili, brave e generose. Sono i miei due pilastri, senza di loro non potrei stare in piedi. Sono fiera di essere la loro nipote. Ma l’ispirazione maggiore arriva dalla mia migliore amica, la meravigliosa donna che mi ha dato il nome e il sangue che mi scorre nelle vene, Lorelai Gilmore.
Mia madre non mi ha mai fatto pensare che non avrei potuto fare quello che volevo o non diventare ciò che volevo essere. Ha riempito la casa di amore, divertimento, libri e musica, costantemente attenta a darmi dei modelli di vita, da Jane Austen a Eudora Welty a Patti Smith. E mi ha guidata attraverso questi incredibili diciotto anni, non so se si è mai accorta che la persona alla quale vorrei assomigliare è lei. Grazie, mamma. Sei il mio punto di riferimento per tutto.”
[io in questo periodo mi commuovo pure con una mamma per amica, allora secondo me è meglio starmi alla larghissima]
mercoledì 25 giugno 2014
siamo una squadra fortissimi
L'effendi
sabato 21 giugno 2014
venerdì 20 giugno 2014
la mia settimana: sei minuti
giovedì 19 giugno 2014
preludio al gelato
Susanna Kaysen, La ragazza interrotta
martedì 17 giugno 2014
sobria ed elegante
L’alternativa sarebbe far tornare il sole, oppure trovare un ombrello, ma per il momento, per via della mia eleganza innata, ho deciso di continuare a girare con un maglione sulla testa. Tra l’altro mi sono tagliata i capelli cortini e sono di nuovo biondiccia slavatonaturale, tra l’altro, ma non si vede per via dell’umiditè, credo.
domenica 15 giugno 2014
mercoledì 11 giugno 2014
Non dirmi che hai paura
martedì 10 giugno 2014
Francesco De Gregori | La ragazza e la miniera
[meno male che c'è sempre qualcuno che canta e la tristezza ce la fa passare,
se no vita questa vita sarebbe come una barchetta in mezzo al mare]