Gli alieni fanno l'amore toccandosi con la punta delle dita, io invece, effervescente naturale leggermente rompicoglioni, io perdo un sacco di tempo a cercare di fotografare invano la luna, ma comunque, nella vita da limonare di tutti i giorni non escluderei: la cena all'aperto con candele e sauvignon, il mojito intramontabile come una Stan Smith, il Black & Decker che vince su sasso carta forbice ikea, l'infradito, la cottura perfetta della piada, un campo di sola camomilla, le ciliegie di Vignola, il vuoto che regala in valigia nuovi angoli da pensare.
Tornare indietro nel futuro solo se sei Marty McFly, io però sono tornata biondiccia naturale per dimostrare la mia intelligenza difficilmente riconducibile agli schemi terrestri, poi, taglio sedicenne alla Gallagher a parte, ho notato che a unire tutti i miei nei viene la scritta pirla e di questa cosa, ça va sans dire, vado molto fiera. Ultimamente, tra l'altro, inizio sempre i pensieri mentre corro e poi li lascio incompiuti a evaporare sotto la doccia perché sento che questa cosa qui dell'insaponarli fa bene. L'alba non ha memoria oppure quando si spoglia non è mai la stessa? E perché tante persone si incrociano e poi non si risolvono attraversandosi? Come mai non si asfaltano o non si piovono addosso? E perché la pioggia sa spiegarsi senza tanti giri di parole e invece a noi piace così tanto lamentarci in difesa? Pensieri da doccia così, ecco.
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