sabato 8 novembre 2014

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Pacchetto, camino, terrazza e giardino. Niente tende per carità, luce, luce dappertutto, con finestre enormi che così di notte con la neve si vede tutto. Poi lo so che sei da bianco, ma i dettagli si è detto sono i miei e io pensavo al verde acido o al magenta, ma forse anche all'arancione, poi vediamo, posso avere un pantonario? Eh? Lo uso con giudizio e moderazione, promesso, posso? Eh? Eh? Posso? Per via che la casa si vive scalza, gnesa per gnesa vorrei anche il legno per terra e come tradizione Novecento una notte tra Natale e giù di lì, con le luci dell'albero, che di dettaglio sarà tamarro, in quanto la precisione addobbata lo sai bene l'antipatia. La cucina invece tutta tua, mensole, cassetti, coltelli e ciappini vari, tutta robina tua, contento? 
Invece nella cantinetta ci vorrei un angolino acuto per leggere o pensare, invadente che sono, tu pensa le volte dicembre, l'atrio, il caos e la pazienza, le volte, l'atrio. Sulla stanza delle scarpe sai già tutto, sappi che anche solo a pensarci sto ridendo come una pazz  no come me, che secondo me vale doppio, perché c'è da dire, uomo della mia vita (mi leggi? ci vedi? Qui siz plaz sbarababam!), che io c'ho provato a fare questa pseudo lista dei desideri per il sorriso (scrivere per sfogare il bene o scrivere per ridere?), ma fondamentalmente bastava la prima parola che capivi uguale, vero?

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