martedì 18 giugno 2013

pensieri sparsi: un ombelico.

“La mia attenzione si scollò quasi subito dalle sue parole perchè sul teleschermo era apparso qualcosa che la reclamava tutta.
Un ombelico.
La ragazza che osava esibirlo in pubblico si chiamava Raffaella Carrà ed era romagnola come nonna Emma e bionda come la mamma. (…) Soltanto allora sentii crollare il sipario di piombo dentro di me. Quell’illusione di riavere indietro l’amore perduto che mi aveva tenuto abbarbicato a un mondo immaginario per un anno intero.
Ammisi con me stesso che la mamma se n’era andata per sempre e che nessuno mi avrebbe più amato, accettato e protetto come lei.
Il viso schiacciato contro il cuscino del sofà, piansi finalmente per la sua sorte. E per la mia”
M. Gramellini, "Fai bei sogni"


Fai bei sogni l’ho letto due volte. La prima ho detto che cagata usa il dolore per tirare su i lettori e non si fa, ma mentre lo dicevo evidentemente non ne ero convintissima perchè dopo neanche tre mesi l’ho riletto e di solito lo faccio con i libri che mi sono piaciuti e mica dopo poco tempo.
E mentre lo rileggevo mi sono accorta di frasi che avevo rimosso completamente la prima volta, perchè è comoda concentrarsi sull’ironia e non su quello che ti scombussola troppo il vissuto personale e questa, in particolare, mi ha fatto piangere di un pianto liberatorio da sentirsi male e bene insieme, un passo di testa che senza guai. E anche oggi, quando sento criticare questo libro, penso che se non hai vissuto anche tu certi episodi o lo leggi sulla falsa riga della leggerezza non puoi capirlo del tutto, ma mica mi offendo, perchè se tutti fossero attratti dallo stesso libro non ci sarebbero speranze per la fantasia e la letteratura e poi, senza varietà, come faremmo?
Resta il fatto che oggi è il Raffa70 day e a me è venuta in mente proprio questa frase qui, un po’ per l’ombelico, un po’ perchè da piccola quando mi dicevano disegna tua mamma io facevo il ritratto della Carrà visto che per me erano la stessa persona, un po’ perchè vorrei fare la mossa di testa ma con la pressione da formica andrei giù e lei invece a settant’anni balla balla e ha il fisico migliore del mio, un po’ perchè fai bei sogni è un augurio meraviglioso per tutti, ma soprattutto perchè la Raffa, regina indiscussa dello spallotto anni ‘80, fa venire sempre il sorriso, non come Belfagor.

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