domenica 23 giugno 2013

delle affinità mentali

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Perdo tutto: strada, ombrelli, carrelli della spesa, senso del tempo, pensieri, testa, a volte anche me stessa. Mi hanno regalato navigatori, orologi, ho scoperto scommesse clandestine sul numero di volte in cui sarei riuscita a perdermi in un supermercato, ma niente, totalmente priva di senso di orientamento, senso pratico, senso di guarigione e sensi affini.
Metti ieri sera: tutti a dire che la Luna fosse rosa non di colore e a spiegare i motivi geo qui e geo là, io con l’occhio fisso convinta ancora oggi che a guardarla più a lungo rosa sarebbe diventata veramente.
E insomma, lasciate ogni speranza o voi che leggete: ragiono per immagini, cucino per colori, volo con la fantasia che è un piacere, chiamo per nome oggetti inanimati, adoro pensare sotto ai tavoli o seduta nell’armadio e mi rendo conto di non essere proprio proprio una tonna pinne gialle, ma del mio mondo non cambierei proprio niente.
Mi sono messa vergognosamente a nudo perchè ci tengo a dire una cosa, e cioè che a capirmi veramente, a me e alle mie stranezze, ci vuole tempo ed io per prima non aiuto, perchè sono chiusa, occhi e sorriso due linguaggi diversi e soprattutto nel mio mondo non faccio entrare quasi nessuno proprio per paura di essere fraintesa.
Resta il fatto che una volta entrate, mi fido talmente tanto di queste persone che dalla mia testa e dal mio cuore non escono più. Persone concrete, astratte, divertenti, tristi, ironiche, tutte diverse, affinità mentali che possono pure allontanarsi per un po' per fraintendimenti o mille motivi, ma poi in silenzio, in tempi indeterminati si determinano e perderle impossibile. Come per la strada di casa, che una volta trovata la giusta direzione, la si ritrova sempre. 

4 commenti:

  1. Io la strada di casa non l'ho ancora trovata. Sono Dorothy prigioniera a Oz.
    So che mi sono tanto innamorata una volta. Di uno che pareva perfetto e che poi è sparito in silenzio. Un silenzio di un eloquenza tranciante.
    A volte i pensieri vanno lì e mi domando se non fosse la mia casa, ora persa per sempre.
    Ma,a questo punto, sono domande insensate.
    Una che non ha mai perso nulla. Eccetto i sentimenti.
    Blonde.

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    1. Ciao Dorothy, intanto non perdere i sentimenti mi sembra una gran cosa, in più, tu hai le scarpette d'argento e con quelle, cara Miss, lo sai vero che puoi andare ovunque? ;)

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  2. Una che ha dato un nome (e relativa personalità) alla sua automobile non può che sentirsi compresa al "chiamo per nome oggetti inanimati" (ma in realtà una macchina non è poi così inanimata se ogni santo giorno mi scarrozza per 70 km...);quanto al pensare sotto ai tavoli trovo pure io che chi non lo fa perda interessanti prospettive (una settimana che il piccolo Oliver sta male, una settimana passata a pensare seduta, sdraiata, acciambellata a terra con lui, vedo il mondo con i suoi occhi, e cambiano molte cose). Ma non mi fido di nessuno, ho masticato troppo vetro, ho visto persone che amo masticare troppo vetro, e non mi va più. E in effetti perdo ancora la strada di casa, ho parecchio da imparare, temo.

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    1. Il vetro taglia, lo so, ma non è solo pericoloso, alle volte regala riflessi inaspettati e come si fa a non scriverci sopra quando si appanna? Secondo me, se ci pensi bene bene, di qualcuno ti fidi già, a cominciare dal tuo lui e da Oliver. Una carezza a tutti:)

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