giovedì 20 agosto 2015

la stabilità dei cuor di mela

Siccome la vita è troppo corta e non possiamo perdere tempo, penso che oltre ai nuovi angoli da baciare sarebbe molto carino se tu salvassi me. Potremmo condividere tutti i nostri libri, e i vinili, e suonarci, oppure litigare per i film, invece le parole no, quelle rinunciamoci che tanto non sono loro a capirci veramente. 
Cuore bacino testa. Non sono una tipa che si mette lì a far le marmellate, poi cucinare si è già detto è roba tua, preferisco guardarti con un calice in mano mentre sei ai fornelli. Cuore bacino testa, sparare ai mostri è un'altra cosa, sai? Come sto? Cosa voglio? Perché non dormo? Quali sono le domande esatte? Non lo so, non so niente in questo periodo. Centinaia di variabili, mille possibili collisioni, ma io preferisco ustionare i pensieri fino a fermarli, come quando tutta la stanchezza del mondo arriva e allora chiudi gli occhi e disidrati il cervello. Odio l'invadenza, e se dormire è impossibile, allora voglio la mia panchina fino a quando non torno a respirare. La stabilità dei cuor di mela. Stare con gli altri, ma anche con me stessa. Il mare col vino. Pensare sul pavimento, sotto al tavolo e nell'armadio. Scegliere di guardare in modo diverso. Scoppiare a ridere per una cosa tragigrottesca. Perdersi in un libro. Accendere una candela e sentirmi femmina. Cantare molto forte le canzoni stupide, ascoltare la musica bella nella vasca. Sorridere i brividini e sentire l'impossibile. Non avere paura di nessun suono cristallino. Lasciarti camminare e scivolare dentro me fino in fondo, soprattutto se piove. Il cronometro gira, io non ho fretta.

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