giovedì 28 novembre 2013

lunghezze

Pensavo a quelli che dopo che è successa una cosa lo sapevano già da prima, cioè quelli che hanno sempre la vista lunga, che hanno la vista più lunga del normale, se tu hai cento metri di vista, e altri cinque hanno cento metri di vista, loro ne hanno sempre centocinquanta metri, ovviamente vista spirituale, i normali pensavo ormai devono essere in via di estinzione perché vai a casa da un tuo amico e sua moglie ha una vista più lunga del normale e sa quando muore tua madre e lo sa prima di te, grazie a questa sua vista più lunga, e poi incontri per strada uno che era con te al liceo e lui ha comprato la macchina più lunga del normale, poi la sera vai in birreria da un tuo amico e c’è sempre un avventore che c’ha il cazzo più lungo del normale, poi devi portare una cosa a uno che lavora con te e che tu non sei mai stato prima a casa sua, e lui ti fa vedere che ha il giardino della sua villetta a schiera che è più lungo del normale, perché riuscito a comprare la villetta a schiera d’angolo, quella che aveva il giardino più lungo, mentre gli altri sei hanno preso quella col giardino normale, e allora pensavo che ormai viviamo in una società più lunga, la società più lunga che c’è stata fino adesso sulla faccia della terra dopo tante società normali o addirittura anche più corte delle società normali, e in questa società più lunga, dove tanta gente ha qualcosa di più lungo, ormai ci devo essere rimasto solo io di normale con una visione lunga normale e il cazzo lungo normale e la macchina lunga normale e senza neanche il giardino.
E va anche detto almeno che di tutti i casi analizzati quello che ha il cazzo più lungo del normale almeno è l’unico che fa ridere perché è ovvio che è uno che si diverte a contare delle balle.
Ugo Cornia, Le pratiche del disgusto
                    

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