lunedì 5 novembre 2012

viversi

Viversi e lasciare viversi. L'unico modo per trovare la direzione da prendere.
Che ieri ne parlavo con una persona, ma non trovavamo la frase esatta, nonostante le canzoni.
E lei è contraria alle sovrapposizioni, la sua testa dice che lui dovrebbe fare un cambiamento e subito.
E io le ho detto che certi cambiamenti non sono così immediati come scegliere se mangiare una pizza o un piatto di pasta, che un po' di tempo ci vuole, soprattutto se ci sono in mezzo altre persone.
E se ne vale davvero la pena dovrebbe lasciare viversi da lui e lui avere il tempo di viversi lei per capire.
Che i muri di difesa sono uguali ai tuffi nel vuoto, non servono a trovare nessuna direzione.
E io non lo so che cosa direbbe Schopenhauer oggi, ma penso che viversi sia già un gran cambiamento rispetto al solo vivere.

2 commenti:

  1. Punto primo:io tra una pizza e un piatto di pasta sceglierei tutti e due. Mia madre diceva che il matrimonio (o, per me,la convivenza) è una guerra eterna al compromesso, ma soprattutto una guerra.Se "viversi" significa smetterla di farsi scivolare addosso le persone che stanno vicine e pure noi stessi, e iniziare a godere delle diversità, sono d'accordo. Ma è maledettamente difficile!

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    1. Tra pizza e pasta sceglierei la pizza al volo, è il resto che è maledettamente difficile!

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