Oggi con tono tra lo schifato ed il sorpreso mi sono sentita chiedere un "Perchè tu non ti riconosci in Una come te di Cremonini?" Voi lo sapevate che tutte le donne in questo periodo si riconoscono in questa canzone?
Io no.
Vero, una come me se chiude gli occhi vede il mare, ma ci deve essere tanta luce e questo non me lo dice Cesare. Poi la valigia per le scarpe è un tasto dolente che una come me ne vorrebbe minimo tre ed al ballare, una come me, preferisce sempre cantare stonando, mai in disparte.
Sull'inciampare poi una come me ha capito che l'altra mano è meglio non chiederla e fare tutto da soli, ma diamo a Cesare quello che è di Cesare, sulla rosa ha proprio ragione, anche una come me tutte le volte che le regalano un fiore si sente morire pensando alla sua povera ma inevitabile sorte.
E benissimo il vento ed il temporale, ma che dire del gatto sopra al letto e dell'uomo nudo ad aspettare ad una che ha un cane? E poi una come me non si può dimenticare? E piace da morire?
Io ci rinuncio a fare questo giochino, non mi ci riconosco e sinceramente lo trovo un po' banalotto, anche se capisco che a molte donne faccia piacere immedesimarsi in una donna così.
Resta il fatto che a una come me, a proposito dell'Uomo e di tutto il resto, è venuta in mente un'altra canzone di Finardi e su questa ha le idee chiarissime. Io, uno come te, lo voglio proprio così.
Nessun commento:
Posta un commento