sabato 3 novembre 2012

il ferro da stiro

Io non so stirare. E non riesco a seguire gli schemi, quelli classici, i percorsi sicuri e strabattuti dove proprio non puoi perderti. Per me quelli diventano tunnel. E appena ne intravedo uno scappo alla velocità della luce.
Che la prima vera storia importante sembrava una bolla, solo magia e un sacco di risate, poi lui si è incanalato nello schema della persona seria e responsabile. E mi ha regalato un ferro da stiro. Rosa, tipo il Mac di Zoolander, ma sempre ferro da stiro. Ed è scattato il cartellino rosso. Immediato.
Inizi a frequentare altri, continui a cercare teste un po' folli e compatibili, ma fai fatica.
E nelle loro case, non capisco perchè, non trovi spazzolini, mutande ed accappatoi delle ex, ma un sacco di piatti, bicchieri, robottini ed altri utensili da cucina.
Non mi hanno mai dato fastidio, ma lo ammetto, ho sempre cercato di capirne l'uso senza scendere nei dettagli per non sminuire ulteriormente la mia immagine di non casalinga.
Poi, finalmente, ne trovi uno dotato di fantasia e un po' fuori dagli schemi come te, ma è proprio in quel momento che può capitarti il peggio: aprire un armadio per cercare una coperta e trovarci sette, e dico sette, ferri da stiro. Compresa la versione in giallo del mio simil Mac.
Nel suo caso, tutte le ex avevano il pallino dello stiro e guai ad usare un altro ferro che se no venivano le pieghe. Un po' come le creme per il viso.
E a parte chiedermi come mai non si siano portate via il modello così indispensabile che nessun altro mai, in quel momento l'ho dovuta confessare la mia teoria che basta stendere bene e che per i vestiti più complicati esiste la lavanderia.
E secondo te io come faccio? - mi ha detto ridendo - Ma almeno mi sforzo di non avere solo piade ed eco nel frigo.
E mi è tornata in mente proprio questa frase mentre oggi, con un sacchetto di surgelati in mano, ho salutato il mio uomo della lavanderia, che tutte le volte che mi vede finge disappunto, ma in realtà è contentissimo perchè con clienti come me potrebbe passare l'inverno al caldo invece di lavorare.
E ho pensato che il mio schema sarà poco convenzionale, rassicurante o stabile, ma è talmente divertente, vario e colorato che non lo cambierei per nessun tunnel al mondo.

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