lunedì 12 agosto 2013

Edvard Munch, Sphinx

Edvard Munch, The Three Stages of Woman (Sphinx), 1894

“Quella scura che sta fra i tronchi degli alberi è la suora - sorta di ombra della donna - tristezza e morte - e la nuda è una donna col gusto per la vita. La pallida bionda che cammina verso l'oceano, l'eternità - è la donna dello struggimento”

Munch descrive con queste parole l’opera a Ibsen e Sphinx, l’opera, a Ibsen, lo scrittore, resterà talmente impressa da ispirare il suo ultimo dramma “Quando noi morti ci destiamo”. Tre donne che potrebbero essere molte di più ma che sono comunque sempre una, che insomma tutte dentro abbiamo la donna dolore, quella pura idealizzata senza volto e la donna erotica che è l’unica che ci guarda e divide in due la luce; e queste donne qui, a dirla tutta, guai a non avercele, che senza non avremmo la nostra personalità e non saremmo un racconto di immagini, parole e suoni, che poi è sempre arte.

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