sabato 31 agosto 2013
cambio di tonalità
Niente scheletri, nell'armadio mi ci chiudo per inventario, arrotolo me, i pensieri in tutte le gradazioni di colore, mi perdo un po', ma poi mi ritrovo e ne vale sempre la pena.
Settembre, cambio di tonalità. Di pelle, tatto, bocca. Una punta di arancio, rosa caldo, funghi e poi bacche, che le chiamano coccole perché come cambiano l'umore a noi e ai piatti nessuno mai.
Ligabue come armadio per i pennelli e tutte le sue cose aveva una carrozzina di quelle da bambini e mentre la spingeva sulle rive del Po dai nostri campi altro che umidità, ci tirava fuori il colore e gli animali esotici. Al Matt, lui, lo potevano anche rinchiudere dentro i muri, tanto gli animali li conosceva perché riusciva a guardarli dentro e mentre i suoi quadri parlavano lo capivi che quell'avventurarsi era bello, più bello di certi viaggi niente bacche tanti muri.
Il mio, di armadi, in ordine perfetto mai, di viaggi ti attraversa dappertutto, nessun ruggito, distinti i distanti, pochissima profondità di campo, ma note atmosfere e volti magicamente a fuoco, un bosco vivo che ci puoi galleggiare, ad ogni passo un colore come dentro una tela. E niente luna storta, la luce si spegne solo perché al buio i sogni a colori sono ancora più belli.
giovedì 29 agosto 2013
mercoledì 28 agosto 2013
dobbiamo giocarcela bene
Quelli saccenti che ti chiedono ma dove vivi nel mondo delle favole mi fanno sempre un po' paura, di più quelli che fanno certi scivoloni e cadute di stile da toglierli tutti i cuscini, a loro, mentre cadono.
Terra fossi luna piena gente vuota, secondo me tutti nasciamo con la fantasia, solo che a trascurarla poi si dimentica subito tipo il greco e adulti non vuol dire chiudere tutti i sogni in una scatola c'era una volta poi boh, nemmeno non guardarsi mai avanti indietro noi e il soffitto, conta la direzione.
Detto questo, sul vissero felici e contenti ci sono un sacco di lavori in corso, ma in caso di deviazioni che scardinano i piani, testa in frullo raspo annaspo rasoterra o automobilisti che strombazzano il cavallo bianco, al gioco spietati contro favole come direzione sempre e solo la fragilità, che tutte le resistenze le sgretola con la delicatezza. Niente rabbia e violenza, sogni sorrisi e cuscinate, che questa vita qui dobbiamo giocarcela bene.
lunedì 26 agosto 2013
domenica 25 agosto 2013
sabato 24 agosto 2013
a me il cielo senza nuvole sa di vuoto
E se il tempo si misurasse in respiri? Di quelli lenti, profondi, cristallini, che il fuoco si spegne se togli l'ossigeno e di fuoco ne abbiamo bisogno, dei respiri affannati e corti no.
Delle persone mi piace quando dagli occhi vedi attraverso, della musica che ti respira dentro e fuori ad occhi chiusi. Di musica senza momento ma con un gran tempo il respiro del mare, che quando si rotola sulla spiaggia e sui piedi ti entra per sempre. Della memoria l'indipendenza, sa regalarti pugni allo stomaco o sorrisi inaspettati a piacere, suo. Ti raccatta come una lumaca quando piove, te e il tuo guscio, poi affonda, guardia, un passo avanti, ancora uno, ma niente tende, che le finestre devono farla entrare l'aria, la luce, la pioggia e i pensieri.
Una strada è una finestra sempre spalancata su gente e suoni e lì, tra accumolo e dispersione, gusci aggrovigliati ed edifici silenziosi, un respirone ti viene sempre perché lo capisci che siamo tutti diversi ed è vero che quelli solo pezzi di ricambio niente indispensabile tutto sostituibile sono tanti, troppi, ma nelle pulci, quello, un tesoro che allontana l'aria fredda lo trovi sempre.
giovedì 22 agosto 2013
Art Everywhere
mercoledì 21 agosto 2013
martedì 20 agosto 2013
che giornata vuoi?
Un po' come quelli che quando piove non hanno l'ombrello e si rimpiccioliscono per non bagnarsi, invece di prendersela tutta la pioggia e annusarla, che la terra bagnata ha un profumo tutto diverso dal cemento e ti fa crescere, ma se non l'annusi come fai a saperlo? E una risposta non basta annusarla, va leccata, come la ciotola dove prepari la torta o il budino, che quelle cremine sono diverse dal gelato e mentre le mangi ci assaggi l'origine di qualcosa che poi evolve nel tempo. Il tempo diviso in minuti e ore ce l'ha solo l'uomo, l'ha deciso lui, anche quello per cuocere le torte, ma a pensarci bene certe cose non andrebbero quantificate con nessuna unità di misura, solo accettate. Le cose capitano, anche senza una ragione specifica, come le torte che anche se segui tutti i passaggi della ricetta poi non vengono, ma non avere una risposta non giustifica lo stesso non chiacchierare con se stessi, bambini e adulti, che la nostra cremina ce l'abbiamo sempre, tutti, dolce, da riscoprire e coccolare. Ma ora basta parole, disegniamo la luce, i colori, le torte, i campi, le fragole, i biscotti, la terra, la pioggia, il budino, la crema, le mani e le righe: che giornata vuoi?
lunedì 19 agosto 2013
venerdì 16 agosto 2013
i veri sensi stanno dietro
lunedì 12 agosto 2013
Edvard Munch, Sphinx
“Quella scura che sta fra i tronchi degli alberi è la suora - sorta di ombra della donna - tristezza e morte - e la nuda è una donna col gusto per la vita. La pallida bionda che cammina verso l'oceano, l'eternità - è la donna dello struggimento”
Munch descrive con queste parole l’opera a Ibsen e Sphinx, l’opera, a Ibsen, lo scrittore, resterà talmente impressa da ispirare il suo ultimo dramma “Quando noi morti ci destiamo”. Tre donne che potrebbero essere molte di più ma che sono comunque sempre una, che insomma tutte dentro abbiamo la donna dolore, quella pura idealizzata senza volto e la donna erotica che è l’unica che ci guarda e divide in due la luce; e queste donne qui, a dirla tutta, guai a non avercele, che senza non avremmo la nostra personalità e non saremmo un racconto di immagini, parole e suoni, che poi è sempre arte.
domenica 11 agosto 2013
venerdì 9 agosto 2013
Afghan Girl, photo by Steve McCurry
giovedì 8 agosto 2013
un come stai in bicchiere grande con ghiaccio
Un come stai in bicchiere grande con ghiaccio, ma nessuna risposta, parla lo sguardo, tipo quello dei dottori con la mascherina, ride o ha fatto tutto il possibile? Un bicchiere ha il tintinnio e il colore dell’inconscio, è una luce sussurrata che può tagliare, ma mai solo gridare, una delle cose più fastidiose al mondo insieme a chi cerca di mettersi in mostra a tutti i costi non avendo ancora capito che mostrare per nascondere evidenzia ancora di più le mancanze. Ci sono assenze tanto presenti da toglierti il fiato e presenze tanto assenti da toglierlo a loro, il fiato, ma in apnea non ci lascerei nessuno e poi fa caldissimo agosto ladro, meglio un fermi tutti e respiriamo, le parole giuste verranno poi. Non ci vuole fretta per capire, hanno ragione i tempi africani, anche se qui abbiamo la cappa che copre tutto e ci servirebbero il loro blu e il rosa, pure qualche spezia volendo, ma in fondo noi emiliani insipidi mai e va bene così. A noi piace troppo sorridere, conoscere, niente rapporti tanto per, ci piace fidarci pian piano ma le persone le viviamo veramente e per loro ci siamo sempre, che anche di sera col caldo mollano prima le zanzare di noi. E niente musi a lungo, al massimo lunghi una sfuriata per smuovere l’afa, poi basta, che i chiarimenti sono la base di un rapporto e se le fondamenta sono solide poi puoi costruirci una vera casa. E io questa casa qui ce l’ho dentro, vorrei che un po’ ce l’avessero anche gli altri, ma per fortuna nei rapporti viene sempre in aiuto il tempo, che decide lui come e quando, ma poi ti mostra tutto nella giusta dimensione. E le Persone non le perdi, mai.
mercoledì 7 agosto 2013
Guardare il mondo: fantasia
martedì 6 agosto 2013
niente giocattoli che c’è tempo, il Concorde
domenica 4 agosto 2013
venerdì 2 agosto 2013
del sorriso
Milano, 7 agosto 1946
Con tanta freschezza e impeto entrava il tuo sorriso nella mia vita che sembrava tutto rimuovere. Te l’ho detto una sera; come una striscia di sole in una stanza buia.
Togliatti, lettera a Nilde Iotti
per non dimenticare
ore 11.55 - Edizione Straordinaria