Come fissare una vertigine. L’ho rivista in primavera, seduta su una panchina mentre leggeva palesemente altrove. Ho iniziato a sorriderle da lontano, poi all'improvviso sbam, ha alzato la testa e ha sorriso anche lei:
- mi sento un pesce nell'acquario se mi guardi così, lo sai? Ciao Tommaso, vieni a salutarmi cucciolone.
- scusa, è che stavi leggendo tutta concentrata e non volevamo disturbarti, ti ricordi di noi?
- di Tommaso sì, di te un po' meno, canofilo.
- da non confondere con cinefilo o cinofilo, tutta un’altra roba molto più seria.
- mi chiamano Pulce sai? Un canofilo con la C maiuscola potrebbe pure uccidermi a colpi di frontline, non lo so se mi conviene darti confidenza.
Pirla è pirla, ho pensato, ma io, con quel sorriso lì, io sento di essere proprio al mio posto. Un posto che con precisione può essere ovunque.
- io per ora pensavo di uccidere solo rane.
- io per ora pensavo di uccidere solo rane.
- ma dai povere, certo che la storia di Magnolia ti è rimasta impressa un bel po’.
Ha riso di nuovo, allora ho capito che con lei, nel nostro posto, ci stavo parlando da sempre.
Ha riso di nuovo, allora ho capito che con lei, nel nostro posto, ci stavo parlando da sempre.
- è che ti avrei fatto vedere Woody Allen.
- le aragoste di Io e Annie?
- quello è amore vero, altro che rane.
- sì sì, quello è l’amore più amore di tutte le scene d'amore di tutti i film d'amore dell’universo. Scusa, ho la tendenza a precisare quando un’idea mi piace molto.
- comunque niente aragoste, ti avrei fatto vedere la mammella gigante di “tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere”.
- non ti facevo tanto profondo, Victor.
Stavolta ha riso guardandomi dentro, allora mentre accarezzava Tommi ho pensato che il nostro posto avrà un giardino, un orto, un trattore, mille aragoste e probabilmente un bruco mela, che secondo me lei è da bruco mela.
- ohi cinefila, non ti sono venuti gli occhi a mandorla a Hong Kong, mi pare.
- purtroppo no, sono rimasti quelli grandi e stanchi da mostra.
- e cosa stavano leggendo gli occhi grandi, che eran così assorti?
- un altro giro di giostra di Terzani, lo stavano rileggendo per la verità, che ci fa decisamente bene.
- vuoi respirare senza maschera?
- ehi, questa è una signora citazione, canofilo. Diciamo che per ora mi basterebbe anche solo imparare a respirare.
- Terzani mi piace molto. Poi ho notato che non rispondi più a una domanda sì e sette no, merito suo?
- suo, ma anche un po’ mio, e comunque non ti ignoravo del tutto nemmeno l’altra volta.
E pareti blu, e una vasca da bagno enorme, e tantissimi libri. Il nostro posto avrà un pavimento da camminarci scalzi.
- vorrei tanto uscire con te, se te lo chiedo sette volte su sette, stavolta mi rispondi?
- vorrei tanto uscire con te, se te lo chiedo sette volte su sette, stavolta mi rispondi?
Silenzio (rispondi, dai, rispondi).
- Scusami non posso proprio. Cioè vorrei, credimi, non so perchè ma vorrei, ma non ora.
- ma come perchè? Perchè sono canofilo, ecco perchè.
- no ma sul serio, è che mi son messa in testa tutto un percorso di tanti passini, è una cosa difficile e sono solo all'inizio. Vorrei uscire con te, ma quando sarà il pezzetto di esistenza giusta, ecco.
- non ti preoccupare, non scappo.
- non prendermi per pazza, i miei tre neuroni l’hanno pensato già ad Hong Kong, sento che quando arriverà quel momento lì, sarà un nuovo possibile talmente spontaneo e senza filtri, che ce ne accorgeremo senza nemmeno parlarne.
- non prendermi per pazzo, ma io, i tuoi tre neuroni, io li adoro già.
Il nostro posto sarà nostro in capo al mondo, che adesso che ti ho trovato, mica ti perdo più.
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