lunedì 2 febbraio 2015

La bella addormentata

Un coniglio con gli occhiali da sole "ispirato da Beatrix Potter e dal cieco che oggi mi ha chiesto una pompa (i conigli non dovrebbero avere le orecchie)".
E poi: una pioggia di rane con un lapidario "Alberto scusami", un gatto rosa (rosa?) con la valigia e la scritta "Uccione sopravvive dal vicino", e su tutto, nell'angolo della pagina, un volto stilizzato con due occhi enormi e sotto "questo mostro con gli occhi grandi e stanchi e di fuori sono io". 
La prima volta l'ho incontrata al parco, a dir il vero è stato Tommaso che si è buttato scodinzolando dritto sui suoi piedi, quasi la conoscesse da sempre. 
Sdraiata sul prato, dietro due occhialoni più grandi di lei, stava dormendo completamente circondata da schizzi coloratissimi di vestiti o giù di lì, fogli sparsi che io poi non ho nemmeno guardato, io solo occhi per i disegni sulla moleskine, avrei voluto sfogliarla tutta e subito.
- ehi ma che fai? 
- scusami, non volevamo svegliarti, ma comunque per Tommaso non sei così mostra.
- ridi ridi, non ti hanno detto che non si fruga nella testa degli altri? Fossi capace ti darei uno schiaffo. 
- ma come mai un gatto rosa? 
Ha sollevato gli occhialoni, poi, mentre raccoglieva le sue cose, mi ha guardato in un modo quasi serio che, occhi grandi, l'ho capito subito, pazzo di lei. 
- bei ciechi conosci, tra l'altro. 
Ha sorriso guardando verso il basso. 
- Uccio era il mio gatto, adesso per motivi di approvvigionamento viveri si è trasferito dai vicini, ma andiamo lo stesso molto d'accordo. E sì, è rosa tendente al rosso. 
- E invece a quell'Alberto hai dato da mangiare le rane? 
- Ma no, scusami bene eh, ma perché dovrei raccontare i fatti miei ad un perfetto sconosciuto? Disegno perché per me è più facile pensare per immagini che a parole, non riesco nemmeno a leggere i libri di racconti perché appena ne immagino uno ne inizia subito un altro e vado nel pallone, e dovrei parlare dei fatti miei a, a, a, chi sei tu? 
Profonda e pirla. Decisamente pazzo di lei. 
- ti va di uscire con me? 
- no! 
- bella diretta e concisa, ti ho spaventato? 
- Alberto è un ragazzo bellissimo, e gentile, e aggiungici pure tutti gli aggettivi positivi che ti vengono in mente, uno che a sorpresa, in una stanza buia, l'altro giorno mi ha proiettato su uno schermo gigante la pioggia di rane di Magnolia. 
- ohccazzo un canofilo, si dice canofilo?, un canofilo non potrà mai competere con un cinefilo, però a Tommaso piaci molto, mi ha detto che sui tuoi piedi si sente a casa. 
- la mia reazione alle rane è stato non dire niente e scappare subito a gambe levate. Diretta, concisa e pirla. 
- bravo Tommi non spostarti di un millimetro da lì, non facciamola scappare. A parte gli scherzi, seriamente, visto che ogni volta che ti chiedo qualcosa rispondi alla mia domanda precedente, mi piacerebbe molto rivederti uno di questi giorni. 
Lei ha messo la moleskine nella borsa, ha salutato Tommaso, mi ha sorriso e, mentre si allontanava, ha detto:
- in questi giorni proprio non posso, sto partendo per Hong Kong.
Ma l'ha detto in un modo, ma in un modo, che non vedevo l'ora di rivederla.

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