martedì 8 dicembre 2015

spolmonare quel che ho dentro

Tipo:
"perché la vita è davvero vita cioè una porcheria dietro l'altra e allora è come sbattere giù merda ogni giorno che poi ti dimentichi che fa schifo, e ne diventi magari goloso"

Oppure:
"però l'intensità della scossa fra le gambe sale e stringe lo stomaco e le tempie si inumidiscono leggere e tiepide che paiono baciate dalle perle e allarga le braccia e trema, troppo bella quella scossa, troppo diretta al cuore"

E anche:
"Notte raminga e fuggitiva lanciata veloce lungo le strade d'Emilia  a spolmonare quel che ho dentro, notte solitaria e vagabonda a pensierare in auto verso la prateria, lasciare che le storie riempiano la testa che così poi si riposa".

Pier Vittorio Tondelli, Altri libertini
No niente, le certe notti lungo la via Emilia o a cavalcioni sui leoni di piazza San Prospero le ha raccontate meglio lui.

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