domenica 22 dicembre 2013

013|014

linda vachon
Gennaio ho smesso di fumare, febbraio ho smesso le caramelle gommose, marzo e aprile ho smesso di respirare e mica solo per l’allergia, maggio ho pensato bene di smettere anche con l’equilibrio e mi sono fatta un male, ma un male, che per tutto giugno e luglio ho smesso tantissime cose, agosto, per via del mare, ho smesso col male, ma settembre una rabbia, una rabbia, che smettere è stato durissimo, ottobre non lo so bene cosa sia successo, ma dopo la rabbia ho smesso di cercare la corazza, nel senso che ho capito che inutile difendersi, io, la fragilità, ce l’ho ovunque, fa parte di me e la cosa migliore è volerle bene, altro che nasconderla, allora poi stranissimo, novembre ho smesso di preoccuparmi fuori e dentro e ho iniziato a pensare a me, gli altri dopo, ma su tutto ho capito e anche un po’ capitolo l’amore incondizionato grazie a una miniminimini nipote che ti accorgi di adorare già prima di conoscere e adesso, ora, dicembre, ora che ho smesso un sacco di cose sono pronta a iniziare.
La vita è strana, io, per me, è come una cosa ciclica che ogni tre o quattro anni si cade a caso e quando succede non ci sono cazzi, si sta male, si vede tutto nero di un nero che in confronto il grigio sembra un arcobaleno, ma poi a un certo punto capita sempre che vince lei, la vita, nel senso che riesce a farti sospirare talmente forte da buttare fuori tutto il marciume e riaccendere sorprendentemente il sorriso e l’entusiasmo.
E io, in questo periodo di feste che per chi sta smettendo qualsiasi cosa mica è facile, io nel mio piccolo vi auguro di cuore degli inizi fantastici.

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