venerdì 17 luglio 2015

Il caldo fa male


Il caldo fa male. Dormi poco, sei nervoso, sudi, ciuli meno, il caldo fa male. Le zanzare, le cicale al posto delle lucciole, porca troia i grilli che friqualcosa e il cane che perde il pelo. Il caldo, la cappa che il cielo cazzo lo vedi tipo imbuto, allora aspetti la sera che leggi sotto le stelle che sembran limoni, con la candela alla citronella, ma questo è figo non bisogna dirlo, nemmeno del dormire nudi, il caldo fa male. Male. Il caldo. 
Tipo che oggi da Bologna verso Rizzone tre ore trenta chilometri, tutti in coda lì a guardarsi dal finestrino col labiale a dirsi fa male, il caldo. 
Il caldo fa male, la gente nervosa che puntualizza e ti fracassa i maroni per niente, lo stomaco chiuso che nemmeno quasi la nutella, fa male. Non digerisco più il melone, che prima era solo l'ananas, fa male cazzo, una settimana a lavorare senza l'aria condizionata e senza polase, e oggi tipo astinenza ho rubato l'aria della sala server. 
Fa male, il caldo, male. Entri in macchina alle sei e sul cucuzzolo ti segna 36 gradi, scendi e tlin tlin tlin via che la temperatura sale e c'è la gente con l'ombrello, mica per la pioggia, il caldo. Fa male. 
Tipo un semino di melone, a inghiottirlo, diventerà orto? Pensi. E poi all'improvviso santa merda la senti. Gianna Nannini che canta Guccini. E lì son testate, cazzo.

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