venerdì 30 dicembre 2016
Non essere più guardato da te
domenica 25 dicembre 2016
Vagamente
domenica 11 dicembre 2016
Diamanti e Ruggine
ecco il tuo fantasma che ritorna.
Ma non c'è niente di strano
è solo che la luna è piena stanotte
e tu mi stai chiamando.
Ed eccomi qui seduta
la mano sul telefono
in ascolto di una voce che conoscevo
un milione di anni fa
mentre si dirigeva verso il precipizio.
E mi ritornano in mente i tuoi occhi
che erano più blu delle uova di pettirosso.
Dicesti che la mia poetica era scarsa.
Da dove stavi chiamando?
Un cabina nel Midwest.
Dieci anni fa
ti comprai una coppia di gemelli.
Anche tu mi portasti qualcosa
sappiamo entrambi cosa portano i ricordi
portano diamanti e ruggine.
Tu infiammavi le scene
eri già una leggenda
il fenomeno senza maestri
il vagabondo primordiale
ti perdesti tra le mie braccia.
E li sei rimasto
a naufragare per qualche tempo.
La Madonna era tua e senza sforzo.
Sì, la ragazza sulla conchiglia
ti avrebbe protetto da ogni male.
E ora mi sembra di vederti in piedi
mentre le gialle foglie autunnali ti cadono intorno
e con la neve nei capelli
ora sorridi dalla finestra
di quell'hotel da quattro soldi
in Washington Square.
Il nostro respiro si trasforma in bianche nuvole
che si uniscono e si fermano nell'aria
per quanto mi riguarda
saremmo potuti morire entrambi lì e in quel momento.
E ora mi dici
di non provare nostalgia
e allora dammi un'altra parola da usare al suo posto
tu che sei sempre stato così bravo con le parole
e a lasciare tutto sul vago.
Avrei così bisogno di questa tua vaghezza proprio ora
che tutto mi ritorna in mente con troppa chiarezza
ti ho amato dolcemente
e se hai intenzione di offrirmi diamanti e ruggine
io ho già pagato per questo.
(Joan Baez - lui è Bob Dylan, la canzone è questa https://www.youtube.com/watch?v=GGMHSbcd_qI)
lunedì 5 dicembre 2016
Si capisce?
giovedì 10 novembre 2016
Oz
martedì 8 novembre 2016
rispetto
lunedì 24 ottobre 2016
nord sud ovest est
lunedì 17 ottobre 2016
Lampadina
domenica 25 settembre 2016
femminilità
lunedì 29 agosto 2016
sediamoci
mercoledì 27 luglio 2016
fobie
Ho una nuova fobia fresca fresca tra pancia e ombelico, ho scoperto che incontrare la gente al supermercato mi fa scappare via, mi guardano il carrello, gli scomparti di vita separati, scappo via tipo missile. Che uno si fa gli scorci di vita protetti, tipo cuscini, poi la minaccia dell'invasione io scappo, via velocissima. Sta mania di voler sfaccettare tutto, sfaccetterei me, delle volte. Pazza. Curami.
sabato 23 luglio 2016
se fosse andata diversa
domenica 26 giugno 2016
passi
Perché non sopporto le persone invadenti, pure sui social ci stanno quelle che ogni cazzata stanno a mettere i mi piace, ecco io con quella gente lì mica mi aprirei. Aprirsi continua peraltro a venirmi in mente solo roba porno, mapperò in effetti lì fortunatamente la razionalità non c'è e infatti fidarsi dei sensi mi viene più facile in generale, delle persone invadenti no. Temo non si capisca un cazzo, però stiamo mica a mettere i puntini sulle i, andiamo avanti. Pulpito mi fa venire in mente sempre uno che inciampa e più in generale una chiesa e infatti sono mica tanto amica, figurati se ascolto le prediche, tiro dritto che sembro un freccia rossa, cocciuta tipo mulo. Mentre cammino si sentono gli Abba nell'aria, questo segno un po' ignorante mi piace molto. Chissà se è un matrimonio, perché nel caso a me viene sempre in mente Alice di de Gregori, che con gli Abba c'entra un cazzo, Alice è triste e poetica e infatti ai matrimoni non la mettono, ma cubotta non divagare che poi dal pulpito al palco della ghigliottina è n'attimo. Alice comunque faceva buon viso a cattivo gioco all'inizio, siamo d'accordo sì?, dopo però non ce la fa, dopo lei me l'immagino sempre sdraiata per terra col vestito da sposa, su in camera con la finestra aperta che ascolta la gente giù che festeggia e resta immobile, non fidarsi delle voci, non fidarsi di nessuno, porcocazzo che fatica ascoltarsi dentro e rimanere fermi. Il trucco secondo me è imparare ad ascoltarsi talmente bene da fidarsi di se stessi, dopo non vengono le pare sull'essere egoista o fare male agli altri senza volerlo, dopo si è più sicuri e pian piano viene tutto spontaneo. Sta settimana mi sono sognata tutta intera ed è un evento importante, niente gattino io intera ed ero bella, coi capelli lunghi che ora non ho e con un vestito a righe rosse e nere lungo fino ai piedi, struccata e scalza, con la pelle bianchissima, ma con un sorriso rilassato e indifeso di un bello che avercelo domani ci farei la firma. Per questo motivo che non so se da fuori si capisce ma dentro è chiarissimo voglio imparare a fidarmi. E chissenefrega se voglio fidarmi di gente inaffidabile, partiamo dal presupposto che sono matta e al momento rido col mio istinto ancora più matto di me pensando che sì, in generale, dei perfettini mica mi fiderei mai. Tipo piangere e ridere insieme quando sei triste e senti che dalla pancia ti viene su il sospirone di sollievo e infatti dopo stai meglio, lo preferisco. Senza rileggersi (mi hanno appena scritto che oggi è nato Daniele e ha un muso indifeso bellissimo), pubblichiamo.
venerdì 24 giugno 2016
dentro
Mentre tornavo a casa, per strada c'era un vecchietto in bici con dentro nel cestino una bottiglia di plastica, con dentro nella bottiglia dei fiori di campo e una rosa rossa, con dentro nei fiori la bottiglia il cestino la bici il vecchietto, un sacco di amore.
giovedì 16 giugno 2016
Iniziamo a immaginarmi
mercoledì 8 giugno 2016
Puf
venerdì 3 giugno 2016
Mi è entrato un ricordo dall'orecchio
giovedì 2 giugno 2016
ciao giugno
domenica 29 maggio 2016
Polpette e polpettoni
venerdì 27 maggio 2016
ruttolo
mercoledì 25 maggio 2016
Mancanze
lunedì 9 maggio 2016
La strada matta
martedì 26 aprile 2016
Micromomenti
giovedì 21 aprile 2016
Pezzetti
sabato 9 aprile 2016
Seminiamo
martedì 5 aprile 2016
il peso delle parole
lunedì 7 marzo 2016
sogno
domenica 6 marzo 2016
Sei tutto nuovo
domenica 28 febbraio 2016
mostriciattoli
venerdì 19 febbraio 2016
Fiducia
venerdì 12 febbraio 2016
eccetera
Non ho un neo sulla guancia, sono capace di fingere. L'amore è pulito, siamo noi. Sono alta, per capirsi non parlare. Non ho paura, sgomito. Femmina, sognare ad occhi aperti ci si legge. La follia è petto, so cucinare. Ridere non serve, la dizione è spontanea. I giorni ritornano, le stagioni sono quattro, la pazienza infinita. Un perché c'è sempre, i sassi nello stomaco sono leggeri. La luna a ci cresce, a di cala. Questo è vero, eccetera eccetera eccetera, io sono l'eccetera.
sabato 6 febbraio 2016
randagi
Kevin Peterson |
martedì 26 gennaio 2016
Raccontarsi
sabato 16 gennaio 2016
Al lavatesta
lunedì 11 gennaio 2016
Parola 11
Parola 11: David Bowie. Forever.
domenica 10 gennaio 2016
il signor kellogg
parola 10: domenica
sabato 9 gennaio 2016
parola 09: rumore
"Il punto pertanto è: esiste qualcosa fuori di noi? E perché? E devono per forza fare tutto quel rumore?"
Woody Allen
venerdì 8 gennaio 2016
parola 08: costruzione
Costruzione: oggi ho inventato dei contenuti, che detto così sembra semplice, in realtà ora ho la testa svuotata e una stanchezza tutta che non vedo l'ora di dormire. Inventare però, l'attimo che hai l'idea giusta e capisci che è quella, e la accarezzi, e la vesti, ma lei sta già in piedi da sola, e infatti dà subito un calcio in culo a tutte le altre idee, quell'attimo lì è veramente una costruzione.
giovedì 7 gennaio 2016
parola 07: verbalizzare
Verbalizzare: io quando sento qualcuno dir verbalizzare, dopo penso sempre a una multa. Tipo quando ti dicono "tante belle cose" e ti vien da rispondere "non ci sono più le mezze stagioni", tipo.
mercoledì 6 gennaio 2016
parola 06: epifania
martedì 5 gennaio 2016
lunedì 4 gennaio 2016
insonnia VM 1000
parola 04: masochisti
domenica 3 gennaio 2016
parola 03: distanza
e portarmela via
Sanguineti, Smorfie