domenica 6 marzo 2016

Sei tutto nuovo

"Poco fa, dopo l'amore, steso a pancia in giù, in un bagno di sudore, svuotato, soddisfatto, già mezzo addormentato, ho sentito cadenti sulla schiena, sulle cosce, sul collo, sulle spalle, a intervalli regolari, delle gocce fresche. Un lento e delizioso goccia a goccia, piacevolissimo anche perché non sapevo né dove né quando sarebbe caduta la successiva, e ogni goccia mi faceva scoprire un punto preciso del mio corpo, rimasto fino ad allora, mi pareva, inesplorato. Alla fine mi sono voltato: Suzanne, inginocchiata sopra di me con un bicchiere d'acqua in mano, mi innaffiava con la punta delle dita, concentrata come su una mina. La sua pelle, costellata di efelidi e di nei, è un cielo stellato. Con la biro ho ricostruito la mappa celeste del mese, Orsa maggiore, Orsa minore, ecc. E adesso, mi ha detto Suzanne, vediamo un po' il tuo cielo e i tuoi cieli. Ma niente, né davanti né dietro, neppure un neo, niente. Pagina bianca. Cosa che mi rattrista, ma che lei traduce a modo suo: Sei tutto nuovo."
Daniel Pennac, Storia di un corpo

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