Un abbraccio senza riserve non ti lascia mai a piedi e vince su tutto, tuttavia non trascurerei: cantare con una fetta di salame in bocca, ascoltare il suono del mare numero otto, perculare un drone, far giudicare al muso detto il bambolo i nuovi morosi delle amiche (piacciono sempre), correre e perdersi nei miei dintorni con un sacco di musica bella bella, cercare scarpe che non metteremo mai, non abbaiare paura.
È che tra la psicomagia e la carota congelata ci sono un sacco di atti minuscoli che guai, chitarre invisibili tipo il tè delle cinque coi burrosi quando sta per piovere, raggomitolarsi nella copertina, perdersi in un libro e andare lontano, la doccia infinita.
Insomma, se nella vita ci sono diversi piani, perché accontentarsi della cantina?
(secondo me non fa una pence..)
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