Se non riesci a parlarne, scrivilo. Proviamo.
Ci sono tante persone che tendono ad esagerare, a vittimizzarsi, non vorrei sembrare così, ma ecco, credo in questi giorni di essere stata vittima di mobbing. Incapace, non hai la testa, troia, stai a casa questa settimana, non lavorare così ti ossigeni il cervello, poi vediamo, non vuol dire che non lavorerai più con me eh, ma vediamo. Sei inutile, ci penso io, tu non fare niente, tanto non hai la testa, devi imparare ad usare la testa, non solo le tette, non essere polemica, è inutile che parli, vai via, trovati qualcosa d'altro da fare, sei troppo emotiva.
Potrei continuare, ma non è il caso, ho la fortuna di conoscere perfettamente la mia testa e di sapere che la mia professionalità non può essere messa in discussione, soprattutto da chi camuffa arroganza ed ignoranza per personalità, proprio non posso permettermi di stare male.
Però, ecco, dato che è stata criticata la mia creatività, ho pensato che è stato molto strano in questi giorni cercare online cosa sia il mobbing e mi è sembrato tutto molto, troppo indefinito, bisognerebbe davvero fare qualcosa.
In Italia ci sono ad oggi un milione e mezzo di lavoratori vittime di mobbing accertati, quanti quelli come me che invece non sanno cosa gli stia davvero accadendo ed hanno bisogno di una mano? Sapevate che ci sono gran proposte di legge per tutelare, ma ad oggi in Italia non c'è ancora nulla di certo?
Nel mio piccolo, proviamo a fare qualcosa. Scrivete le vostre esperienze, condividete queste righe, la solidarietà tra le persone è il miglior modo per aiutarsi, quindi se avete idee, proposte o volete anche solo un abbraccio forte, sono qui. Scrivete, parliamone, creiamo insieme un progetto di sostegno a chi ha davvero bisogno di noi.
Non è mai solo colpa vostra.
Grazie
venerdì 5 marzo 2021
Se non riesci a parlarne, scrivilo
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