A camminare oggi c'è un freddo che sembra di avere gli spilli nelle guance, però a me piace. Mi piace pure che alla sera quando torno a casa ci son già le lucine di Natale, che con la musica dentro fanno tanto ammore. Mi piace anche che son dei giorni che al lavoro scrivo fuffa e rido dandomi della stordita da sola, mi piace. Mi piacciono pure i semi con lo yogurt greco a colazione e la tisana con lo zenzero la sera, mi fa sentire sempre stordita, ma più sana. Pure struccarmi appena torno a casa, che siccome non mi trucco è più un gesto liberatorio tipo c'era una volta in America, ma mi piace. Mi piace il sorriso pirla che mi viene quando annuso l'aria da neve, che in effetti è il sorriso pirla più bello del mondo ed è un peccato non vederlo sempre, credo, mi spiace. Mi spiace anche che le persone ti rimuovono così a cazzo, ogni tanto ci penso e fa mica bene. Mi spiace anche che non sento ancora il Natale, tipo cantare Bruce Springsteen in doccia quest'anno non so se ci riuscirò, mi spiace. L'anno scorso, esattamente questo weekend, un anno fa pensavo di aver sistemato tutto, lavoro nuovo, vita nuova, feste nuove, mi piaceva molto. Mi ricordo che domenica pomeriggio di 365 giorni fa stavo sul divano a leggere Manganelli e ad ogni respiro perdevo un chilo di ansie, mi piaceva. Dopo poi, proprio tutto mica vero che l'avevo sistemato, era più un abbaglio di niente, che gli abbagli son robe difficili che ti sbagliano tutto, ma comunque pian piano ci vedi anche lì e ricominci coi tasselli, infatti dopo cioè adesso, come ago della bilancia, adesso mentre corro tipo trottola avanti indietro tutto il giorno, adesso che non so come al solito ancora un cazzo di certo, adesso stordita imperfetta suonata ogni tanto guardo la mia foto di maggio della carta d'identità e mi dico da sola ma sei te questa qui? lo vedi come sei irriconoscibile? Dopo poi sospiro, faccio una carezzina mentale ai miei cambiamenti imperfetti, rido, e mi piace.
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