venerdì 18 aprile 2014

Parole: la mia settimana in disordine sparso



Questa settimana ho capito che i tempi di preparazione delle ricette nel mio caso sono finti, che potrei sterminare il mondo con un solo peperone, che solare solo se pannello, che una marea di fanciulle dedite all'erotico d'autore avrebbe un disperato bisogno di conoscere Linda Lovelace, che la Persona è quella che viene subito in mente quando vuoi condividere un pensiero importante, che nei periodi maperò qualche cosa si spegne altre ne accenderai, che la struttura non è una gabbia, ma un trampolino.
Sta arrivando la pioggia da ciao mondo pulito e siccome ad agosto nevicherà e tutto sarà possibile, in disordine sparso vorrei camminare sulla spiaggia per ore prima dell'estate, della gente e del casino, prendere a sturlate l'ignoranza, andare a vedere la stella nana e il nuovo pianeta terra, ascoltare musica da lavare il cielo daltonico, presentare alla polaroid tutti i muri amici, perdermi nei souk di Marrakech e ridere del mio dissenso dell'orientamento, vedere da vicino la rana della pioggia, guardare un telegiornale fra cinquant'anni per capire come saremo, riuscire su tutto a proteggere ancora più del possibile le persone che dico io, tipo aiutarle a sdrammatizzare nei periodi scombussoli, che insomma di vorrei la gente ne ha sempre un sacco, ma più per se stessa che per gli altri, invece secondo me il bene più attivo di tutti è proprio questo abbraccio qui.

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