domenica 16 febbraio 2014

I segreti degli alberi

Oggi al parco c'era un sacco di gente alle prese con la pausa di riflessione della domenica, gente serissima chiusa in un silenzio selettivo che gli impediva di rilassarsi, respirare e soprattutto ridere, ma stranissimo, gli concedeva di criticare in modo sgradevole un signore che mentre loro bla bla bla, lui non li aveva neanche in nota, lui abbracciava e sussurrava un sacco di segreti agli alberi.
Io e il muso ad osservarlo ci siamo incantati e allora, un po' perché gli alberi hanno almeno sei generazioni più di noi e un profumo che chissà la saggezza, un po' perché pazzo deriva da pathos e folle invece è un sacco pieno di aria che ha a che fare più con la vita che la sofferenza, un po' perché da piccola giocavo sempre ad essere uno scoiattolo che viveva dentro un albero, ma a me le piante mica hanno mai detto niente, un po' per tutte queste cose e anche per dell'altro, io, quella gente estranea e superficiale, da dentro e poi anche da fuori, io mi sono sentita autorizzata a mandarla a cagare.

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