Il tempo col lutto si ferma, congelato nel dolore e nella rabbia. I ricordi sembrano lontanissimi, la mancanza infinita, tu ti senti immobile e pesantissima nel buio pesto, tipo una bambola gonfiabile di cemento armato, brutta uguale. Epperò, ci ho messo una vita, a proposito di tempo, ma ho scoperto questa cosa qui, che all'improvviso, poi, tutto esce fuori e riparte, prima la rabbia, poi il dolore quello forte da non respirare, poi il tempo. Capisci che eri tu quella ferma, non lui e che sì, sei fragile, ma sulle tue zampette ci stai stare. E poi. Capisci che se butti via le ossessioni brutte, si libera in testa dello spazio che può essere occupato da pensieri nuovi e ricordi belli, allora ti viene magicamente voglia di sentirti leggera e trasformare la bambola in un pezzo di gnocca. Vuoi vivere intensamente, hai voglia di una vita completamente nuova e sorridi al futuro. Non le vuoi le polemiche, te ne freghi di chi provoca, sei concentrata su te stessa, finalmente capisci che ti meriti di volerti bene, il resto dopo, la gente merda via.
La cosa più figa di tutte, però, non è tanto guardare al futuro, ma realizzare che la prospettiva si è talmente aperta che a pensare indietro, al posto del dolore per la perdita, ti accorgi che ora c'è amore per chi hai perso. Un amore incondizionato, fortissimo, che ti fa venire il blocco in pancia da tanto è bello e forte e irremovibile, lui resta, il dolore no.
Ecco. Io non lo so se sia questa la rimozione del lutto, non so nemmeno se sono riuscita a descrivere bene quello che sento, ma sicuramente è qualcosa che non avrei mai detto, ed è giusto che tutti quelli che soffrono di mancanza lo sappiano. Alla fine vince l'amore.
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