Sono innamorata di Valentino Rossi più o meno da 30 anni. Mio papà mi ha cresciuto tra i motori, appassionato di auto mi portava piccolissima tra Imola e Maranello, ci aveva provato pure con aerei, deltaplano e co, ma il colpo di fulmine mio e di mio fratello è arrivato per fuoristrada e moto. Da piccolini rubavamo senza patente l'auto di nostra nonna per giocare a fare i rally, io ero secondo pilota, la meraviglia, poi è arrivato il range rover e da lì ciao mondo, niente è più stato come prima. Ma abbiamo detto moto. Mio fratello al posto della bicicletta come tutti i bambini normali, da piccolo aveva la minimoto, ho ancora una cicatrice in fronte perché a 2 anni è riuscito a centrarmi in fronte col manubrio, poi è arrivato il cross e mi piaceva tantissimo l'odore, i salti, appena potevo mi facevo portare in pista. Non femminilissima la mia infanzia, lo so. Però. Lato solo mio è arrivato lo scooter, noi se eri figo c'avevi lo zeta x, prima ancora il metropolis, a me da pischellina quando m'hanno regalato lo scooter blu è stato un momento fondamentale di ascesa della figaggine, pure d'inverno con la nebbia guai a togliermi da lì, maglioncino di cachemire al collo a mo di sciarpa e via (me la tiravo a manetta). Poi è arrivato lui. Sto pazzo che tra i vari Biaggi e Capirossi era naturale, faceva ridere, volava, girava con una bambola gonfiabile in circuito, colpo di fulmine finalmente uno più fuori di me, come cazzo guida è fantastico, fortissimo, Dio. Io di Valentino Rossi mi sono innamorata all'istante e niente è stato come prima. Nel 1999, quando mio papà era in ospedale, parlavamo di lui per non pensare al brutto, di quanto era forte e delle cose pazzesche che aveva fatto. Dovevamo andare a vederlo insieme, lui vinceva, mio papà perdeva purtroppo, non ci siamo riusciti, ma avere un interesse unico condiviso così forte è stato importantissimo. Dopo, nel 2000, si è ammalata anche mia mamma e mi ricordo che alla domenica pomeriggio, quando Valentino vinceva e gridavo alla tv come una pazza dal divano, mi guardava e diceva "Ma come fai ad essere innamorata di uno così musghin? Sembra un subnormale" e io a dire no mamma sembra un angelo non vedi? Quando vinceva il mondiale, anche lì stavo perdendo la mamma, ma le gare mi davano un'adrenalina che non so se riesco a spiegarlo, mi hanno aiutato tantissimo in quei momenti brutti lì. Dopo è stata storia, per tutti i miei fidanzati vari lui era "mio marito Valentino Rossi", loro venivano dopo, lo è ancora mio marito, loro vengono rigorosamente dopo, non sono gelosi, ci ridono su, non capisco come mai non mi abbia ancora sposato veramente e come io abbia fatto a sopportare tutte le varie gnocche che ha avuto senza minimamente cagarmi, ma per me resta Lui, niente da fare. Dopo è stata storia, a vedere le gare esultando ed insultando i vari Gibernau come solo una scaricatrice di porto può fare, l'arrabbiata, ai concerti di Vasco con lui nel pubblico, gara dopo gara ad esultare ed incazzarmi con una passione pazzesca. Lo sport è questo, direi, per me adesso senza di lui in MotoGP sarà dura. Anche il mio attuale lavoro, ci sono andata perché al colloquio mi hanno chiesto "ti piacerebbe lavorare per la MotoGP? La conosci?" e io mica ce l'ho fatta a non ridere, ho detto un filino ed ho accettato all'istante. Ieri è stato strano, abbiamo ascoltato la conferenza stampa al lavoro, mi sono commossa, quanta vita che c'è stata a tifarti Vale, quanto amore cazzo, ma anche adesso, mentre guardo in sala una ruota di F1 di Senna, penso che sì, lui ha smesso, ma io no, mio marito Valentino Rossi resterà mio marito Valentino Rossi per sempre, un cazzo di genio capace di farti urlare di gioia anche tra 100 anni. Grazie Valentino. Se ti va sposami pure, ma comunque non preoccuparti, sono solo 30 anni che aspetto, posso resistere ancora un po'... :)
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