L'altro giorno ero ad una fiera di arte contemporanea e pensavo abbastanza schifata che, in generale, c'è una grandissima crisi di linguaggio ovunque. In arte, fotografia, politica, comunicazione, pure tra le persone, saranno i social, boh, in generale fanno tutti fatica ad esprimersi e le idee alla fine si perdono nel banale oppure in insulti cafoni che non portano a niente.
A guardarci bene, però, pensavo, qualcosa di contemporaneo molto vivo c'è: non abbiamo mai avuto tanti giovani così bravi e promettente in letteratura come oggi. Pagina dopo pagina ti coinvolgono in storie appassionanti e forti e tu non devi fare altro che ascoltare, pensare, elaborare.
Ripartiamo da lì: leggere di più, insultare meno.
domenica 5 maggio 2019
letteratura contemporanea
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