Mi perdo alle rotonde, non distinguo nord e sud, la destra è la mano per scrivere, devo pensarci tutte le volte. Perdo tutto, nella mia macchina ci dev'essere per forza un buco nero con dentro sim, borsette, collane, rossetti e secondo me pure un paio di pantaloni. Perennemente svanita, l'altro giorno a un matrimonio ho pure chiesto se fosse quello giusto ad uno sconosciuto. Non potrei mai e poi mai fare finta di essere diversa, non ho filtri, non sono capace di mentire o darmi un tono, preferisco riderci su. Poi non lo so come si fa a vivere composti sulle rotaie, mai una deviazione, sempre dritti senza perdersi mai. A me st'equilibrio costante dei sentimenti sembra tipo una dieta forzata senza magia e pizzicori, però ci credo che per molti il punto di partenza (o arrivo?) sia la normalità, non la pazzia di friggere carboidrati nelle rotonde. Le storie d'amore, la cosa più figa è l'intensità che stai bene solo col contatto di testa, pelle e lingua, o la tranquillità della fusione a cera persa? Vuoi vedere che l'opera che salta fuori dipende da come si sta dentro?
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