Quelli che quando piove diventano più bassi e col sole sembrano lo stesso sagome ritagliate nel cartone, quelli che in testa la mappa precisa precisa della vita passata presente futura e girare tre o quattro volte a una rotonda guai, quelli che urlano per mettersi in mostra e si perdono lo stupore per i piccoli dettagli, quelli che lo stupore neanche per i grossi di dettagli e del mondo caloricamente parlando sempre zero, quelli infrangibili in realtà tremendamente distratti, quelli solo maschere che le debolezze i difetti e le fragilità non li faccio vedere anche se è scomodo come mettersi il cappotto con trenta gradi, quelli angoli e linee ma le forme fluide non si può ho detto che non si può, quelli che smaniano per giudicare tutto e tutti ma in discussione se stessi mai che fa male come fumare, quelli andiamo in un prato che ho voglia di leggerti un libro che sei tu? no grazie non ho tempo e il tempo fa male come fumare, quelli tradotti sempre troppo cotti rispetto all'originale, quelli che sembrano una fotografia incorniciata con un vetro non antiriflesso ma arrossire non sia mai, quelli che sdrammatizzare o ironizzare che cosa? (da leggere, che cosa, con tante a e tanti ? che fa più enfasi), quelli che non è mai troppo tardi o presto per trovare me stesso e comunque la puntualità è soggettiva e adesso non ho tempo che l'ho già detto fa male, quelli che la crusca risolve tutto, quelli che c'è sotto qualcosa eh non mi convince il tono e l'espressione, ecco io, per me, gli altri.
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