La verità è che troppo spesso abbiamo bisogno di darci una spiegazione immediata e ci fermiamo all’apparenza, senza nemmeno considerare i dettagli, un po’ come guardare un quadro di Fischl e fermarsi alla poltrona, al giornale o al cesto in primo piano senza accorgerci della vera scena che si svolge alle spalle.
Un po’ come giudicare un fatto senza considerare minimamente la persona.
La pensi come me? Sicuro? Come fai a dirlo? I colori che vedo io sono uguali ai tuoi? Il mio timbro di voce tremate lo senti? Pensi che i sapori, gli odori e le sensazioni siano percepite allo stesso modo da tutti? Ne sei certo?
La verità è che non esiste una verità assoluta, nemmeno relativa. La verità è che due persone che si conoscono e si fidano l’una dell’altra riescono a creare una condivisione talmente forte da non porsi nemmeno il problema della verità. Si tratta di amicizia, di fiducia, di aiuto reciproco e di un bene che non chiede nulla in cambio.
Si tratta di sapere ascoltare, di comprendere ed abbracciare senza violare la dignità della persona, si tratta di esserci senza forzare, di non usare violenza fisica e nemmeno verbale, soprattutto in caso di momenti fragili e difficili.
Si tratta di rapporti rari ma fortissimi, di tesori che nessuno può mettere in discussione e che anzi, certe azioni di cattivissimo gusto possono solo rafforzare. E con questi tesori qui niente e nessuno può farti paura.
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