Prima di diventare famoso negli anni 80, Andy Warhol si cibava unicamente di dolci: seduto nelle pasticcerie più lussuose della città, ordinava golosissime torte di compleanno che mangiava interamente da solo, seduto a tavolino.
La golosità, ma anche il suo innato senso della bellezza, diedero vita nel 1959 a Wild Raspeberries, vero e proprio gioiello di grafica e senso dell'umorismo, pubblicato insieme all'amica ed autrice dei testi Suzie Frankfurt.
Il libro, che richiama nel titolo l'appena uscito Wild Strawberries di Ingmar Bergman, presenta 19 coloratissime illustrazioni di ricette assurde e fantastiche, come l'omelette Greta Garbo - frittata rigorosamente senza uova, da consumarsi a lume di candela.
Persino i testi delle ricette, scritti dalla mamma di Warhol che non conosceva bene la lingua, presentano errori di ortografia, volutamente lasciati dall'artista per enfatizzare ancora di più l'humor del ricettario.
Osservando le illustrazioni, è tuttavia già ben chiara la capacità di Warhol di individuare e fare propri modelli iconografici ben noti (i riferimenti alle illustrazioni scenografiche dei più famosi manuali di cucina ottocenteschi come Le pâtissier pittoresque di Antonin Carême o La cuisine classique di Urbain Dubois), trasformandoli in immagini colorate ed assolutamente inedite.
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